venerdì 16 novembre 2007

Depositi ATAC di Roma...Invito alla discussione......

Diventerà un caso che scatenerà la ennesima battaglia politica tra Destra e Sinistra ? Non lo so, stà di fatto, però, che dei segnali ci sono, e se ne comincia a parlare anche in ambito meno "locale" (vedi articolo de: Il Giornale).

Staremo a vedere. Intanto io che ho avuto modo di seguire un pò la vicenda per quel che riguarda il "nostro" deposito Vittoria, e che sono anche ben attrezzato per seguirla in futuro, tramite i fantastici e meravigliosi strumenti che Internet mi mette a disposizione, ho raccolto tutta una serie di informazioni, ho ascoltato con le mie orecchie varie dichiarazioni politiche, e, anche, alcune considerazioni fatte da semplici Cittadini, perciò, una mia personalissima opinione (alla luce di quanto per ora conosco)...me la sono fatta.

Pertanto, per non annoiarmi e far fare un pò di ginnastica al mio cervello, stò preparando un lungo articolo dove si vorrebbe parlare di tutti gli aspetti della vicenda, cominciando da chi protesta, ma arrivando anche a toccare le ragioni di chi ritiene che, per scopi sociali, Il Comune di Roma, tramite la sua controllata ATAC s.p.a. debba procedere speditamente a questa operazione.

Ci tengo a precisare che non vuole essere una presa di posizione in favore dell'uno o dell'altro, ne tantomeno, ho la presunzione di dare spunti di riflessione da offrire a chi oggi ha già preso delle decisioni "irrevocabili" (anche perchè, se sono irrevocabili, le sue riflessioni già le ha fatte ed ha certamente ben valutato, spero, i pro e i contro)... prendetelo per quello che è, un semplice sfogo personale.

Dicevo che mi stò interessando a vari aspetti , e ho pensato di dividerli in questo modo:

1) Quanto l'ATAC potrebbe presumibilmente ricavare dall'insieme di queste operazioni (mi pare che i depositi siano 19)

2) Lo scopo sociale che, con questi soldi, si prefigge di ottenere.

3) Quale sarà l'impatto che queste nuove strutture avranno sul tessuto sociale ed ambientale dei quartieri in cui verranno costruite (e in particolare sul nostro).

4) Cosa succederà alle prossime amministrative, nei Municipi interessati, se queste strutture non saranno accolte in modo positivo dai Cittadini ???

Sono, credo, tutti aspetti fondamentali e, sarebbe stato molto bello che il nostro Municipio, prima che tutto fosse già definito, e di difendere, poi, "a spada tratta" le decisioni Comunali, avesse proposto una simile discussione ai suoi Cittadini, per cercare anche di convincerli, di quella che ritengono sarà percepita come "cosa buona e giusta", ma, a quanto mi risulta, così non è stato, e perciò, farlo ora che la macchina è già partita e avanza spedita, non ha molto senso...oppure ancora lo ha ? Mah...staremo a vedere, comunque a me piacerebbe conoscere il parere di chiunque, anche se questo servisse solo per scambiare quattro chiacchiere, perciò, se volete, cominciate a mandare commenti, email, e scambiamoci, pacatamente, le nostre opinioni.

Saluti

1 commento :

  1. Il Comitato cittadino della Vittoria, presa visione dei progetti selezionati nel Concorso Internazionale di Architettura per la trasformazione del deposito ATAC Della Vittoria, esprime il proprio parere pregiudizialmente negativo sulla totalità dei nove progetti selezionati e presentati ai cittadini nella riunione del 14 novembre scorso, rilevando:
    - che la prima, e fin'ora unica, forma di consultazione della cittadinanza, è avvenuta il 17 settembre scorso e cioè ben oltre il termine masismo dei trenta giorni dalla pubblica informazione tramite internet del bando di concorso emanato dal Comune e ciò contrariamente a quanto prevede l'articolo 7 del Regolamento di partecipazione approvato dal Comune il 2/3/2006 ed in modo tale da posporre la ocnsultazione a decisioni già prese da almeno un anno e ufficializzate agli inizi dell'anno in corso.
    - che nelle indicazioni fornite ai partecipanti dal bando di concorso nessun accenno, sia pur minimo, viene fornito circa le finalità di utilizzazione dell'area, quasi che lo stesso ente banditore non avesse al riguardo nessuna specifica esigenza da soddisfare e nessuna condizione da rispettare. Mentre invece nel primo incontro immediatamente successivo alla selezione dei progetti l'unità operativa XI già precisa minuziosamente le finalità dell'utilizzazione dell'area, gli obiettivi da raggiungere e le singole quete di superficie già assegnate a ciascun obiettivo ( 8500 mq di abitazioni; 7500 mq riservati ad uffici, studi professionali, ateliers, commercio di vicinato, residenze temporanee per profesisonisti o ricercatori; 200 mq di servizi sportivi privati; 100 mq di asili nido; 2000 mq di uffici per il Municipiio; 7500 mq di verde pubblico. Sorge allora la domanda: tale mix era già prestabilito? (Ed allora perchè non è stato specificato nel bando e perchè non è stato per tempo reso noto alla cittadinanza?) Oppure esso nasce come idea vincente dai progetti selezionati? (Ed in questo caso la analitica valutazione delle reali esigenze del territorio è stata lasciata solo alla libera fantasia dei progettisti partecipanti al concorso?)
    - che nessuno dei progetti presentati corrisponde all'unico paramentro fissato nel bando e cioè individuazione e superficie dell'area disponibile ( cioè deposito ATAC per una superficie fondiaria di 15500 mq), mentre invece - stranamente - la totalità dei progetti selezionati si estende su una superficie di circa 27000 mq e comprende anche le aree estranee al deposito, ma adiacenti, costituite dai giardini pubblici, di proprietà ATER, e dalla pubblica via Montenero.


    Per quanto poi riguarda il merito dei progetti selezionati, il Comitato si limita ad osservare brevemente che per volumetria, altezza dal suolo, densità abitativa, mancato inserimento nel contesto del quartiere etc la totalità di essi appare costituire un insopportabile impatto sotto il profilo urbanistico, architettonico ed ambientale, oltre a tradire le vere esigenze di verde, di spazi liberi e di luoghi di aggregazione e di incontro sociale che la cittadinanza attende da anni e che solo in parte - e timiodamente - cominciavano a realizzarsi nell'attigua area di proprietà ATER che oggi pare si vorrebbe furtivamente sopprimere ( accorpamento al deposito ATAC, cantiere ultradecennale per la Metropolitana linea C o altro?.

    Per quanto sopra esposto
    il Comitato chiede:
    - che si sospenda ogni ulteriore
    atto decisionale circa il concorso
    in attesa che si attuino più incisive, più tempestive e più consistenti forme di consultazione della cittadinanza, in merito alla utilizzazione delle superfici disponibili, tale da corrispondere alle reali esigenze della città e del quartiere e non ad interessi di parte, tesi alla cementificazione del centro urbano.

    - che si stabiliscano forme di utilizzo dell'area espresse in termini di giaridni pubblici accessibili ( e non solo di aiuole interviarie esposte al traffico, come è attualmente); di spazi ricreativi per l'infanzia; di asili nido; di centri di aggregazione e di incontro sociale; di iniziative rivolte ad anziani, ai disagiati mentali, ai disabili e di ogni altro intervento indirizzato al benessere e al miglioramento della vita nel quartiere e non invece alla ulteriore edificazione massiva con aumento della densità abitativa e commerciale, di studi professionali, di uffici pubblici e privati
    - e, soprattutto, che si pongano comunque chiari limiti di volumetria e di altezza alle costruzioni ritenute necessarie, limiti compatibili con i principi della igiene edilizia e del rispetto degli edifici prospicienti già esistenti.

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