giovedì 23 febbraio 2012

Il “Vocabolario” del degrado…

 

Oramai sono quasi 5 anni che ho aperto questo Blog, e, nel tempo, ho partecipato a molte riunioni, discussioni, eventi, convegni ecc ecc. (e ora più che mai) tutti molto interessanti e istruttivi, e in cui si è spesso arrivati a delle conclusioni, il più delle volte, utili e di buon senso.

Ma ogni volta, mi sono sempre chiesto: Perché quando si decide qualcosa di “buono” poi c’è sempre qualcosa che va storto ???

Cos’è che mi sfugge, e che mi allontana sempre dalla dura realtà ? Pensandoci bene, mi sembra di averla individuata questa cosa, e che si riassume in una “parolina magica” a cui io, come voi immagino, non abbiamo mai dato il peso che meriterebbe.

Quante volte in qualche atto amministrativo compare tranquillamente, quasi fosse una regola: “in deroga” a questo, “in deroga” a quello” ???

Pensateci un attimo, e poi spiegatemi (e spiegatevi) che senso ha promulgare una qualsiasi legge, o regolamento che sia, se poi è possibile andare in deroga al Piano Regolatore, in deroga al Codice della Strada, in deroga a … TUTTO ???

Certo, se dovessimo osservare rigorosamente “tutte” le confuse (almeno per me) leggi e regolamenti che abbiamo in Italia in generale, e a Roma in particolare, probabilmente dovremmo chiamare un giurista (ma meglio due, tre, o anche cinquanta, non si sa mai) che ci prenda per mano dalla nascita e ci accompagni fino alla tomba, per sapere se possiamo iniziare a respirare o a quale santo votarsi per ricevere una dignitosa sepoltura.

Ma allora, perché non si fanno (riscrivendole quasi da zero) leggi semplici, e si cancella proprio dal vocabolario, questa bruttissima parola “deroga” (pure il suono fa ribrezzo. La mettereste mai nel testo di una canzone o in una poesia) ???

Fintanto che questo non succederà, ma veramente credete che possa cambiare qualcosa votando questo o quell’altro ???

Beh… Auguri

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