In questo post, avevamo invitato la D.ssa De Giusti ad esprimere il suo pensiero, ed eventuali sue proposte, su come risolvere il problema dei cantieri della Metro C nei giardini di via Plava.
La ringraziamo per aver prontamente risposto, ed ecco cosa ci scrive:
Carissime/i genitori,
qualche mese dopo essermi insediata con la nuova giunta sono venuta a conoscenza che l'area del giardino denominato di "via Plava" era destinata al futuro cantiere della metropolitana C.
Ho approfondito il caso con metro C, con l'Ater (attuale proprietario dell'area e con la segreteria del Sindaco. Il problema reale è che il tratto T2 della metro si ferma sul nostro territorio nella zona di Viale Mazzini davanti alla Corte dei Conti., cosa importantissima per il nostro Municipio ma risolutiva solo per una parte dei nostri problemi. La soluzione forse più ideale sarebbe quella di prevedere una prosecuzione oltre il 17° per arrivare allo stadio; solo in questo modo a mio avviso, si risolverebbe in maniera decisiva il problema dei parcheggi, viabilità e anche quello di occupazione per il cantiere del giardino di via Plava che, in questo caso sarebbe spostato al XX° Municipio dopo circa 500 metri dall'ultima stazione.
Come potrete capire è un problema complesso e richiede una serie di interventi sul piano della mobilità e finanziario in quanto il progetto, come da me fortemente sostenuto per salvaguardare la vivibilità del Municipio che governo, è ingente e comprende diverse competenze fino ad arrivare al Ministro delle infrastrutture e quello dell'economia.
Per quanto riguarda l'area dell'ATAC, parliamo di un'area di loro proprietà dismessa per farne un piano di "valorizzazione" che vuole dire che il ricavato per investire sulle infrastrutture. Quindi tutto ciò che avverrà su quell'area deve tener ben presente questo concetto.
Convinta che il giardino di via Plava sia importante e che insieme alla mobilità del nostro territorio vada verso la direzione di dare ai nostri figli (vi ricordo che sono mamma di 2 bambini di 8 e cinque anni), un Municipio più vivibile, da marzo siedo al tavolo di concertazione dell' Atac dove ho già ottenuto un giardino e con Roma Metropolitane la certezza che prima dell'impianto del cantiere ne avrebbe riqualificato un altro fino alla chiusura del Cantiere e al ripristino di quello di via Plava.
Ho anche ritenuto opportuno, come amministratrice e come mamma, visti i lunghi tempi di apertura del cantiere, circa il 2011, non continuare a tenere i bambini e le loro famiglie, in uno stato di disagio e proporre alla Provincia di Roma, che ci aveva dato l'opportunità di riqualificare delle aree verdi, anche il Giardino di via Plava.
Nel salutarvi e nel chiedere un incontro con voi, come era stato concertato con qualche mamma, voglio rassicurarvi che tutto ciò che riguarda il giardino e non solo, è, e sarà seguito da me in prima persona e che non lascerò mai che nessun bambino posa perdere temporaneamente quel giardino senza aver trovato una soluzione alternativa, con la certezza che tutti voi sarete con me in questa piccola ma grande battaglia di civiltà in difesa dei miei cittadini più cari "i bambini".
Grazie
Antonella de giusti
La ringraziamo per aver prontamente risposto, ed ecco cosa ci scrive:
Carissime/i genitori,
qualche mese dopo essermi insediata con la nuova giunta sono venuta a conoscenza che l'area del giardino denominato di "via Plava" era destinata al futuro cantiere della metropolitana C.
Ho approfondito il caso con metro C, con l'Ater (attuale proprietario dell'area e con la segreteria del Sindaco. Il problema reale è che il tratto T2 della metro si ferma sul nostro territorio nella zona di Viale Mazzini davanti alla Corte dei Conti., cosa importantissima per il nostro Municipio ma risolutiva solo per una parte dei nostri problemi. La soluzione forse più ideale sarebbe quella di prevedere una prosecuzione oltre il 17° per arrivare allo stadio; solo in questo modo a mio avviso, si risolverebbe in maniera decisiva il problema dei parcheggi, viabilità e anche quello di occupazione per il cantiere del giardino di via Plava che, in questo caso sarebbe spostato al XX° Municipio dopo circa 500 metri dall'ultima stazione.
Come potrete capire è un problema complesso e richiede una serie di interventi sul piano della mobilità e finanziario in quanto il progetto, come da me fortemente sostenuto per salvaguardare la vivibilità del Municipio che governo, è ingente e comprende diverse competenze fino ad arrivare al Ministro delle infrastrutture e quello dell'economia.
Per quanto riguarda l'area dell'ATAC, parliamo di un'area di loro proprietà dismessa per farne un piano di "valorizzazione" che vuole dire che il ricavato per investire sulle infrastrutture. Quindi tutto ciò che avverrà su quell'area deve tener ben presente questo concetto.
Convinta che il giardino di via Plava sia importante e che insieme alla mobilità del nostro territorio vada verso la direzione di dare ai nostri figli (vi ricordo che sono mamma di 2 bambini di 8 e cinque anni), un Municipio più vivibile, da marzo siedo al tavolo di concertazione dell' Atac dove ho già ottenuto un giardino e con Roma Metropolitane la certezza che prima dell'impianto del cantiere ne avrebbe riqualificato un altro fino alla chiusura del Cantiere e al ripristino di quello di via Plava.
Ho anche ritenuto opportuno, come amministratrice e come mamma, visti i lunghi tempi di apertura del cantiere, circa il 2011, non continuare a tenere i bambini e le loro famiglie, in uno stato di disagio e proporre alla Provincia di Roma, che ci aveva dato l'opportunità di riqualificare delle aree verdi, anche il Giardino di via Plava.
Nel salutarvi e nel chiedere un incontro con voi, come era stato concertato con qualche mamma, voglio rassicurarvi che tutto ciò che riguarda il giardino e non solo, è, e sarà seguito da me in prima persona e che non lascerò mai che nessun bambino posa perdere temporaneamente quel giardino senza aver trovato una soluzione alternativa, con la certezza che tutti voi sarete con me in questa piccola ma grande battaglia di civiltà in difesa dei miei cittadini più cari "i bambini".
Grazie
Antonella de giusti
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