A parte quando proprio non c'è, (continuano i disservizi, anche ieri sera molte strade, compresa la mia, al buio), la luce dei lampioni stradali è, mediamente, molto scarsa, e se vi capita di uscire la sera, vi accorgerete che, tranne su alcune vie commerciali, dove le vetrine rimangono accese, quando chiudono i negozi, la quasi totalità dei nostri marciapiedi diventano tristi e pericolosi.
Ogni tanto si incontra, qua e la, qualche esercizio commerciale che, magari per questioni di sicurezza, mette dei faretti all'esterno che rimangono accesi fino al mattino.
Ogni tanto si incontra, qua e la, qualche esercizio commerciale che, magari per questioni di sicurezza, mette dei faretti all'esterno che rimangono accesi fino al mattino.
Oltre ad illuminare la loro serranda, illuminano pure una fetta di marciapiede.
E allora...perché non trovare una forma di incentivo atto a promuovere tale pratica (magari con lampade a pannelli solari o comunque a basso assorbimento) ???
Uno sconto sull'occupazione di suolo pubblico ? Una riduzione della tassa sull' insegna ? non lo so, non sono io a dover trovare il modo (non so nemmeno se le tasse sulle insegne ancora si pagano) ma sono certo che i nostri Amministratori saprebbero dove intervenire.
In fin dei conti oggi qualsiasi cosa si fa solo con la formula del "Project Financing" (i soldi delle nostre tasse evidentemente servono "ad altro") e perciò, perché non finanziare un' aumento dell’ illuminazione dei marciapiedi (che significa anche maggior sicurezza) in questo modo ?
Che ne pensate ?
Saluti
Una soluzione praticabile potrebbe essere quella suggerita da Matteo cioè incetivare i negozianti ad illuminare parte dei marciapiedi con lampade a pannelli solari; magari con un piccolo contributo dell'ACEA.
RispondiEliminaMizio
A parte la soluzione dei pannelli solari,l'ACEA ( o, comunque, la società che dà energia elettrica a chi aderisce all'iniziativa) potrebbe fornire un faretto a basso consumo (20 Watt), da esterno, con un timer (o un rilevatore di luminosità) per accenderlo e spegnerlo in automatico.
RispondiEliminaSarebbe un investimento a costo zero visto che poi i costi verrebbero recuperati nel tempo dal seppur minimo consumo di energia elettrica dei faretti in questione.
Mi sono informato, serve un accordo su base comunale.
RispondiEliminasaluti
F.d.g.
Comunque io spero che qualcuno, se gli piace quest'idea, la faccia propria e la porti in Comune, perché se aspettiamo che sia l'ACEA a "far luce" sui nostri marciapiedi, quando sono anni che non riesce nemmeno a capire perché ogni tanto le nostre strade rimangono al buio (e si illuminano di giorno),come si dice a Roma..."me vié da piagne"
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