Questo post mi era rimasto nelle bozze e me ne ero proprio dimenticato di pubblicarlo.
Visto che in questi giorni non ho ancora nulla da scrivere di nuovo… il ricordo di una bella vacanza non fa mai male, e magari ci fa un pò sognare e dimenticare di aver passato quasi tutto il periodo natalizio, sotto la pioggia.
Bello vero ? E’ lo spettacolo dell’alba sulla spiaggia di Abu Dabbab.
Per un intera settimana, ogni mattina alle 6 ero li per vedere il sole che faceva capolino e, dopo circa un’oretta, entravo in acqua per ammirare, anche a pochi metri dalla riva, l’intera enciclopedia di pesci tropicali che il Mar Rosso riserva ai suoi visitatori.
Ma cominciamo dall’inizio: Domenica 24 maggio 2009, alle 3 e mezza di mattina, carico due valige sullo scooter e con mia moglie vado a Fiumicino (la partenza era alle 7 ma bisogna presentarsi almeno 2 ore prima). Tutto perfetto tranne l’aereo (un Boeing 737 della compagnia Mistral, ovvero Poste Italiane), aveva 3 profondi bozzi sotto la carlinga e uno sul motore di sinistra. Vi potete immaginare i commenti…”Namo bene”…“ammazza quant’ è piccolo”…“ma ce la farà a decollare sto catorcio ?” Insomma ridendo e scherzando, non ero il solo a preoccuparmi, tant’è che una ragazza mentre l’aereo era ormai in movimento e pronto al decollo, ha pensato bene di inventarsi un malore: “devo scendere” ha detto. Poi, convinta dallo Stewart e da una Hostess che avevano capito (come me) che aveva solo una grandissima “strizza”, si è calmata e l’aereo è decollato.
Viaggio perfetto e turbolenze solo in fase di discesa che hanno reso l’atterraggio un pò più “emozionante”, ma tutto si è concluso con un grande applauso.
Il villaggio Sol Y Mar, a 40 minuti dall’aeroporto, è situato proprio sulla spiaggia di Abu Dabbab, che è la meta più ambita da tutti i sub e gli amanti della natura in quanto, nella baia antistante, viene “spesso” a far visita il Dugongo (sarà ma io lo ho visto una sola volta in una settimana), e decine di testuggini, alcune enormi, che si incontrano in ogni occasione di snorkeling. Alle spalle, altrettanto affascinante, il deserto.
Le stanze del villaggio sono spaziose e pulite e il personale egiziano, molto cortese, parla per lo più correttamente la nostra lingua, insomma, ci si sente come a casa anche perché un buon 90% degli ospiti è Italiano, e gli animatori pure.
Sul cibo, luci e ombre, ottimi comunque i dolci egiziani e le insalate di verdura fresca (e la maionese rigorosamente “fatta in casa”).
La temperatura dell’acqua, a inizio giugno, è gradevole ma non calda come mi aspettavo e perciò indossavo una sottile muta (2 mm.) che mi permetteva una discreta autonomia (ho fatto anche una immersione notturna e li magari se mi fossi portato la mia 5 mm sarei durato più a lungo).
In conclusione… sicuramente da consigliare per chi, in quel periodo dell’anno, vuole (e può) prendersi una piccola pausa, considerando anche i prezzi (circa 600 € tutto compreso).
Saluti
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