E’ stato un lungo e doloroso cammino, quello percorso dai nostri avi, che ci hanno lasciato come “eredità”, un paese abbastanza libero e in cui vivere decentemente la nostra vita.
La nostra generazione è andata “oltre”, ottenendo anche quello che si definisce: “Libero mercato in libero Stato”…
Ma questo può significare che allo “Stato” venga anche solo in mente di buttare sul “libero mercato” la distribuzione di beni essenziali alla vita di ogni organismo vivente, dichiarando implicitamente la propria “insussistenza”, visto che con le abnormi tasse che paghiamo sul nostro lavoro, non è in grado nemmeno di riparare dei tubi dell’acqua e di predisporre una “decente” e capillare distribuzione delle risorse idriche su tutto il proprio territorio ???
Ebbene pare proprio di SI !
Ma allora si abbia almeno la decenza di cancellare la parola “Stato” dal vocabolario italiano.
Indigniamoci, ma anche vergogniamoci tutti (io per primo), perché lo Stato non è un ente astratto a cui dare tutte le colpe, lo Stato siamo noi, lo Stato è “casa nostra” e sappiamo tutti che per tenerla in ordine, e far si che tutto funzioni, serve molto di più che mettere una X ogni quattro anni su un pezzo di carta !!!
Se i nostri avi, potessero vedere in che situazione ci siamo messi, probabilmente si chiederebbero: Ma il sacrificio del nostro sangue… a cosa è servito ???
Saluti
EX DEPOSITO ATAC VITTORIA – Invia una email al Sindaco
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