giovedì 14 luglio 2011

Del ripristino della ciclabile sotto il ponte della Musica… nessuna traccia

 

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foto 1 foto 2

Svariati anni fa, in occasione dell’ istituzione del cantiere finalizzato alla costruzione del “Ponte della Musica” fu necessariamente interrotta (e lo è ancora) la pista ciclabile di via Capoprati (foto1).

Contemporaneamente, venne predisposta una ripida scalinata (foto2) che, in teoria (ma molta teoria…) sarebbe dovuta servire ai ciclisti per bypassare il cantiere, e che, con le biciclette in spalla, si sarebbe dovuta faticosamente salire, per poi ritornare “in sella”, su lungotevere Maresciallo Cadorna.

IMG_0108_640x361Qui, sul marciapiede esiguo, e in larga parte occupato dagli alberi che abbelliscono il lungotevere, fu disegnata una “pseudo” (viste le dimensioni in larghezza) pista ciclabile che, dopo circa un centinaio di metri, porta ad una rampa in discesa che permette il ritorno sulla pista di via Capoprati (…e i pedoni dove dovrebbero passare ? tra gli alberi e la pista camminando come i granchi o in equilibrio sul limite del marciapiede con le auto che li sfiorano a velocità sostenuta ?).

IMG_0113_640x361Come era quasi ovvio supporre, (tranne per chi l’ha “ideata”) quella scalinata, è rimasta lì per anni “a prender polvere” e i ciclisti, arrivati all’inizio di via Capoprati, invece di scendere su quella via, per poi subito risalire con la scala, imboccano direttamente il marciapiede del lungotevere e lo percorrono fino ad arrivare alla suddetta rampa, con grave pericolo per se stessi e per i pedoni, di solito numerosi, per la presenza, in quel breve tratto,  di alcune fermate di autobus.

IMG_0111_640x361Non sarà arrivato il momento, visto che il ponte è ormai terminato e fruibile, di ritornare finalmente, a condizioni di normalità e rispetto della sicurezza di tutti ???

Sembra di no perché pare si attenda un ulteriore opera che consisterebbe nella costruzione di una rampa di accesso al ponte, che dovrebbe partire sempre da via Capoprati.

Insomma si scenderebbe lungo la sponda del Tevere, per poi subito risalire fino al ponte (altra bella idea…quasi ci scommetterei che la ha avuta lo stesso della scala, o comunque, uno della sua stessa “scuola di pensiero”…)

Ma non sarebbe più semplice, meno costoso, più rapido, e anche più rispettoso dei ciclisti meno giovani, (che non dovrebbero così percorrere una ripida salita), usare, ampliandolo, il pezzo di marciapiede di lungotevere Maresciallo Cadorna (circa 100 mt.) che inizia da piazza Maresciallo Giardino e arriva fino al ponte, e togliere di mezzo al più presto il cantiere ripristinando, com’era, la pista di via Capoprati ???

Saluti

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