giovedì 6 settembre 2007

Lettera aperta al Municipio XVII e alla soc. Metro C s.p.a.

Premessa:

Quando avremo a disposizione la Metro C, tutti ne saranno contenti, potremo spostarci con più agilità, il traffico diminuirà, il quartiere si valorizzerà ulteriormente e tutti vivremo più felici. Questo per dire che nessuno vuole intralciare i lavori, anzi, se si cominciassero subito, personalmente, ne sarei entusiasta.

Dato per scontato, perciò, che non si ha nulla nè contro la Soc. Metro C, nè tantomeno contro il Comune di Roma, si vorrebbe portare all' attenzione di ambedue i Soggetti , quello che è in discussione, e cioè: la scelta (fatta da chi e con quali criteri non ci è dato sapere) di usare un giardino pubblico come deposito per il cantiere.

A questo punto vorrei sottoporre 2 considerazioni:

1) Dal sito della Metro C, a meno che non cambino le cose in corso d'opera, si desume che i lavori verranno svolti in 3 fasi successive, che la fase riguardante la nostra zona è l'ultima in ordine temporale e che il termine dei suddetti lavori è previsto per il 2015, da cui si potrebbe ipotizzare che l'eventuale occupazione del giardino avverrebbe non prima del 2009 (è una ipotesi, ho chiesto queste informazioni direttamente alla MetroC s.p.a. ma al momento non ho ricevuto alcuna risposta) , il che lascierebbe tutto il tempo per far si che, in collaborazione con il nostro Municipio, si trovi una soluzione alternativa.

2) Le soluzioni alternative ci sono: la più logica (per me) sarebbe quella di usare il vecchio deposito ATAC che è proprio affianco al giardino, oppure il pratone dietro a P.le Clodio.

Per concludere, visti i motivi di cui sopra, ritengo che ci siano ampli spazi e tutto il tempo necessario per ridiscutere la scelta e trovare una soluzione al problema.

Fiducioso in una Vostra sollecita risposta, porgo cordiali saluti

Matteo Barboni (genitore di uno dei tanti bambini che regolarmente frequentano quel giardino)

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