giovedì 4 ottobre 2007

Cartelle pazze ? leggi qui...

Al ritorno dalle vacanze, riceviamo una raccomandata, in cui si chiede, a mia moglie, il pagamento di una certa cifra, relativa ad alcune spese riguardanti un processo, avvenuto nel 2004, davanti al Giudice di pace di Civitavecchia...

Nel documento sono presenti Nome, cognome, indirizzo e codice fiscale...perciò, nessuno sbaglio...è proprio lei.

A questo punto, mia moglie, non avendo mai frequentato Civitavecchia, ne possedendo un auto/moto/motorino a Lei intestato, ne avendo mai affittato, venduto, comprato, nulla nella graziosa cittadina, arriva all'unica soluzione possibile: Uno scambio di persona.

All'inizio pensiamo di andare all'ufficio delle entrate di Roma (sul documento c'era scritto:" per informazioni sul pagamento rivolgersi al Sig.Caruso a Roma), ma ragionandoci, abbiamo deciso di percorrere la strada dall'inizio e così, una mattina, invece di andare a lavorare, partiamo per Civitavecchia e ci presentiamo negli uffici del Giudice di Pace.

Dopo aver spiegato il caso, ed aver verificato che in effetti, la sentenza riguardava altre persone, ci viene consigliato di passare all'ufficio delle entrate, sempre di Civitavecchia, onde far presente il caso e far annullare la richiesta di pagamento. Intanto, scopriamo che i casi di omonimia diventano due....anche lì c'è il Sig. Caruso (o era la stessa persona che avremmo dovuto trovare se lo cercavamo a Roma ? mah...chissà).

Comunque, dicevamo, cominciamo a chiedere spiegazioni e ci viene risposto:

Forse è un caso di omonimia in quanto, in quel periodo, i documenti che arrivavano al nostro ufficio, dal Giudice di pace, non erano corredati di codice fiscale...e no! dico io, la sentenza che avevo visto presentava nomi assai diversi.

A qusto punto il sig. Caruso si mette al terminale e dice: comunque prima vediamo se questa tassa è stata pagata dalla controparte perchè in questo caso, stracciamo l'avviso e non ci pensiamo più..."se è stata pagata dalla controparte ??? cioè, pur dovendo ricevere un unico pagamento,loro mandano l'avviso a tutti e due...e se pagano tutti e due che succede ??? mah... altra stranezza.

La controparte, non ha pagato, e allora approfondendo, viene fuori che comunque, la sentenza che io avevo visto, non è quella giusta, perchè ha lo stesso numero e la stessa data, ma quella riguardante mia moglie, proviene dal Giudice di pace di...Fiumicino.

Alla richiesta di ulteriori spiegazioni, molto cortesemente, ci viene spiegato che, sempre nel 2004, se avessero inserito sul computer l'indicazione corretta, il programma non era predisposto e non la avrebbe accettata, così hanno inserito "Civitavecchia" e poi (nelle note) Fiumicino...

Insomma che ci siamo stati a fare dal Giudice di Civitavecchia ???

Però, sempre gentilissimi, fanno firmare a mia moglie, un atto di autotutela in cui dichiara di non aver nulla a che fare con la vicenda e ci assicurano che, non appena ritrovata la pratica (e già perchè hanno cercato in tutto l'ufficio ma risultava misteriosamente scomparsa), avrebbero telefonato loro al Giudice di Fiumicino per appurare se ci sia effettivamente stato un evidente caso di omonimia, e ci avrebbero fatto sapere.

Tornati a Roma, ricevo una telefonata: Tutto a posto, abbiamo verificato tutto, è proprio caso di omonimia daccordo ?...daccordo per niente dico io, chiedendo spiegazioni.

Ed ecco le spiegazioni: la sentenza riguardava effettivamente una signora con lo stesso nome ma, domiciliata presso lo studio del suo avvocato a via Gregorio VII, ora non riuscendo più a trovarla e, visto che a Roma ci sono (a loro detta) altre 106 persone con lo stesso nominativo, e abitando lei abbastanza vicina..."che le devo dire ??? è toccato a lei".

Ma vi rendete conto ???

Saluti

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