lunedì 4 febbraio 2008

Appello di Italia Nostra...

Ricevo, e pubblico, un appello di Italia Nostra, che è solo la punta di una corposa Piramide composta da Associazioni, Comitati di quartiere, singoli Cittadini (come me), che contestano gran parte dei progetti, in corso di approvazione definitiva, tra cui la "riqualificazione" del nostro ex deposito ATAC Vittoria, operazione che, mia personalissima opinione, invece che essere finalizzata a portare nuovi spazi verdi, culturali, sportivi e di servizi nel nostro quartiere, pensando anche a non snaturarlo sotto il profilo architettonico, si propone quanto vedi in questo sito dove è descritto il progetto vincitore del concorso "Rimesse in gioco - Deposito di idee" che servirà da linea guida per la realizzazione definitiva (se ho ben capito, il progetto finale potrebbe anche essere diverso nella forma ma, in sostanza, cosa si realizzerà e la relativa cubatura... non cambierà di una virgola).

Ecco il testo dell' appello:

APPELLO A TUTTE LE FORZE POLITICHE E A TUTTI I CONSIGLIERI DEL CONSIGLIO COMUNALE : NON VOTATE IN CONSIGLIO IL NUOVO PIANO REGOLATORE !

DATECI IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATI E DI POTERE ESPRIMERE LE NOSTRE OSSERVAZIONI SECONDO LA NOSTRA COSTITUZIONE E LE NORME EUROPEE.

Siamo venuti al corrente che, nella prossima settimana, si vuole decidere in tutta fretta il futuro di Roma approvando, in pochi giorni in Consiglio comunale in modo definitivo, il nuovo piano regolatore prendendo come pretesto le possibili urgenti dimissioni del Sindaco e il conseguente arrivo di un commissario che potrebbe decidere tutto, compresa l’approvazione del piano.

Questo non è vero perché la legge urbanistica regionale non lo permette, ed inoltre, anche se a marzo scadono le norme di salvaguardia del piano, rimangono valide tutte le norme del “Piano delle Certezze” ormai diventato definitivo.

Anche l’altro motivo portato avanti, che essendo passati i cinque anni dalla variante del “Verde e servizi” scadrebbero i relativi vincoli e le aree tornerebbero
“bianche”, non vale in quanto la Regione può votare con urgenza una legge che regoli l’utilizzo privato di tale aree, senza comprometterne, per la maggior parte, il destino pubblico futuro.

Abbiamo il fondato timore che la Giunta, prendendo a pretesto l’urgenza imposta dalle scadenze politiche, voglia nei prossimi giorni, e comunque entro il 13 febbraio (ultima data utile per le dimissioni del Sindaco per non avere un lungo commissariamento se vengono sciolte le camere), far
votare e approvare dal Consiglio Comunale, sia il nuovo Piano regolatore che tutta una serie numerosa di delibere ritenute importanti per il futuro della Capitale, delibere passate già in Giunta e di cui, per la maggior parte i cittadini non conoscono i contenuti; o delibere da loro contestate come la N. 218/2007 conosciuta come Delibera “Bufalotta” o come quelle relative alla realizzazione dei bandi delle aree ex Atac e ex Fiera di Roma ecc.

Proprio perché c’è in arrivo il Commissario chiediamo di non permettergli di avere mano libera di fare partire come vorrà il piano regolatore e tutti questi progetti invasivi senza che i cittadini abbiano più neanche la possibilità di ascolto ed aiuto da un Consiglio comunale ormai sciolto.

Migliaia di cittadini, decine di Associazioni e Comitati di Quartiere, gli stessi “movimenti per la casa”, interi Consigli Municipali hanno espresso chiaramente la loro opposizione all’approvazione di atti che snaturano addirittura le scelte stesse del nuovo PRG, invitando la Giunta comunale a ritirarli ed hanno chiesto ufficialmente, che non si proceda ad approvare in via definitiva il nuovo piano regolatore di Roma per permettere, prima, un confronto con le loro richieste, ed inoltre perchè è evidente che gli elaborati di progetto, trasmessi due anni fa, sono stati varie volte trasgrediti da continui accordi di programma approvati in variante di quello stesso piano.

Ci appelliamo, dunque, a tutte le forze politiche e a tutti i singoli consiglieri presenti in Campidoglio, a non condividere nei prossimi giorni un disegno che rispondendo unicamente alle esigenze dei poteri forti di questa città, farebbe definitivamente carta straccia di ogni declamata partecipazione dei cittadini ed il cui esito sarebbe disastroso per il futuro di Roma.

Ci rivolgiamo, inoltre, in particolare ai singoli consiglieri e a quelle forze politiche di maggioranza che in questi anni ( e finalmente con più decisione negli ultimi mesi ) hanno sostenuto, pur tra tante contraddizioni, le lotte dei cittadini organizzati, perché non approvino i provvedimenti in questione, qualora fossero sottoposti al loro esame, dimostrando così, in maniera inequivocabile, la volontà concreta per il futuro di aprire una nuova stagione politica, che ponga al centro gli interessi comuni della popolazione romana e la pratica effettiva della partecipazione.
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Mi associo e saluti

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