lunedì 21 aprile 2008

Emergenza sicurezza...

Dopo il recente fatto avvenuto a La Storta, di una giovane studentessa Africana, accoltellata e violentata, ho ricevuto l'invito a visionare un video che mi astengo dal commentare ma che ripropongo perché credo sia interessante vederlo, soprattutto per chi si meraviglia della scomparsa di certe frange della sinistra alle passate elezioni.

Certo il nostro quartiere non è La Storta, ma se non si riesce neanche a far spostare un camper di nomadi che da anni, vivono abusivamente davanti ai giardinetti di Villa Mazzanti, in modo civile ma fermo, dando loro una diversa sistemazione, e che, a detta di molti cittadini, sono la causa principale del degrado di quel giardino...le prospettive future mi inquietano un po.


Saluti

8 commenti :

  1. un vero schifo..

    ho linkato il tuo post fra i miei commenti (a FA MALE).

    Grazie per la tue accurate segnalazioni.

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  2. Quattro righe sulla sicurezza.

    1) Schifo e sicurezza non hanno relazioni. Per di più lo schifo è soggettivo. Al massimo la sensazione di schifo può essere una componente della sensazione di insicurezza.

    2) La sicurezza e la sensazione di insicurezza non sono legate. Roma è statisticamente tra le città più sicure d'Europa e del mondo, però la gente si dice insicura. In molti casi ci si sente insicuri nei luoghi sicuri!

    3) Parlare di insicurezza produce senso di insicurezza e spesso genera insicurezza vera: negli ultimi anni in Italia non sono cresciuti i delitti, ma sono cresciuti gli omicidi per eccesso di difesa!!!! Un immigrato generalmente non è un criminale (i criminali stanno meglio a casa propria).. una persona costretta in una situazione di illegalità spesso diventa un criminale (gli esempi e le ricerche sono vagoni)

    4) la sicurezza non si produce con la polizia, nè tantomeno con una polizia che non risponde dei suoi atti: le città più insicure del mondo - da Lagos a Rio de Janeiro - sono caratterizzate da una grande libertà e diffusione della polizia sul territorio

    5) La sicurezza si produce con interventi indiretti: illuminazione pubblica, vita nelle strade, negozi, imposizione del rispetto delle norme di circolazione automobilistica, ecc.

    6) Attenzione: a volte si scambia per nomade e straniero chi è stanziale e italiano, magari per risolvere i problemi ci vuole un po' di creatività (relativa per esempio all'uso del codice della strada e delle norme sulla scolarizzazione e sul pagamento delle tasse).

    Le righe sono diventate sei, scusate
    Gianfrancesco Costantini

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  3. Roma E' degrado... un triste compleanno per questa divina città, che è oramai invivibile per chiunque.

    Grazie per aver segnalato il video, che però a dire il vero non aggiunge nulla a ciò che è sotto gli occhi di tutti, tranne che degli idioti o dei collusi (politici o mafiosi, non fa differenza).

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  4. Io sono d'accordo con Gianfrancesco in ogni punto elencato, e proprio per questo non capisco come ci si possa far del male (perdita di consenso) rispondendo, così come è stato risposto, ai cittadini che il problema delle "persone", Italiane o meno, che vivono in un camper parcheggiato da anni nello stesso posto, sia impossibile risolverlo.

    Ci tengo a ricordare che qui non si tratta di preconcetti, di razzismo, o semplicemente di "puzza sotto il naso".

    Qui si tratta di far rispettare un diritto di TUTTI, e in special modo di chi abita a pochi passi, di poter usufruire di un giardino pubblico, che sia degno di tale nome e, pertanto curato e rispettato come ogni altro.

    Pertanto, come giustamente dice Gianfrancesco, si vadano a guardare bene il codice della strada e i regolamenti sulla viabilità e probabilmente si troverà subito il modo di risolvere il problema.

    Da quello che leggo in giro, vivere in un camper non è reato, ma ci sono tutta una lunga serie di regolamenti da rispettare, pertanto basterebbe la volontà di farli osservare e probabilmente dopo breve tempo, il mezzo sarebbe sequestrato e finirebbe in qualche deposito giudiziario.

    Ovviamente gli occupanti non vogliono che ciò accada (e meno che mai io) perché perderebbero la loro "casa", perciò, non credo sarebbe difficile spiegare loro la situazione di modo che accendano il motore e trovino una collocazione meno "problematica".

    No ???

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  5. A chi dice che Roma è statisticamente tra le città più sicure d'Europa e del mondo, chiederei per favore di linkare documenti che provano tale affermazione. Altrimenti possono anche stare zitti.

    A chi dice che il degrado è soggettivo, suggerisco di andare a vivere in una discarica. Lì gli affitti sono certamente convenienti.

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  6. Io sono quello che sostiene che Roma è una delle città più sicure del mondo, dopo aver vissuto e lavorato a New York, Washington, Rio de Janeiro, Londra, Parigi, Bruxelles, Nairobi (e visitato per lavoro paesi e città di Europa, America settentrionale, centrale e meridionale, Oceania, Africa e Asia). CON UN MINIMO DI RICERCA SUL WEB HO TROVATO I LINK SEGUENTI:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_murder_rate
    http://www.travelersdigest.com/top_dangerous_locations.htm
    http://www.securityworld.com/ia-431-international-crime-statistics.aspx
    http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-SF-08-019/EN/KS-SF-08-019-EN.PDF
    http://213.175.14.115/binary/web/statistica_allegati_statstiche/n1V_delitti04_05def.1174901528.pdf
    http://www.abuondiritto.it/dettagli.php?ID=6639


    dell’ultimo rapporto del Viminale sulla sicurezza: nel 2006 gli omicidi commessi nel paese sono stati 621, mentre nel 1991 erano 1901; il tasso di omicidi nel nostro paese, oggi, è sensibilmente più basso di quello registrato in paesi come la Finlandia o l’Olanda; parimenti, in Italia si rubano meno veicoli a motore di quanti se ne rubino in Francia, Danimarca Svezia e Inghilterra; si registrano meno furti in appartamento di quanti se ne registrano in Svizzera, Danimarca, Francia, Belgio.


    Qualche dato dalla Crime and Safety Survey della Commissione Europea:
    - a Londra 32 londinesi su 100 dichiarano di essere stati vittima di crimini comuni,
    - a Roma solo 17 romani hanno affermato di avere avuto un’esperienza simile;
    - a Tallin il 30% dei ciitadini;
    - a New York il 23%
    La media europea di cittadini colpiti da simili reati è del 15% (come è facile immaginare la media comprende sia città piccole, sia città di grandi dimensioni).


    Un sito che ho l’impressione non sia proprio “gentile” con la gestione della città ha dovuto (forse suo maltgrado ) pubblicare la nota seguente:
    “Secondo uno studio dell'Unione Europea di Bruxelles e dell'Agenzia delle Nazioni Unite per la Giustizia, riunite nel rapporto Criminalità e Sicurezza (Crime and Safety Survey), Roma risulta essere la terza Capitale più sicura d'Europa, dietro Lisbona e Zagabria. Con nostro grande stupore, Roma risulta più sicura di Parigi, di Londra, Madrid, Berlino, Helsinki e chi più ne ha più ne metta. Lo studio è basato su un campione di 40.000 interviste rivolte a cittadini europei. In questo link (http://www.06blog.it/post/1080/1080 ) trovate la notizia, e su (http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/02/06/ncrime06.xml#comments ) trovate alcune notizie aggiuntive sul rapporto che riguardano anche l'Italia. Il nostro paese risulta essere uno dei più sicuri in assoluto nella percezione della gente, non solo per il tasso di omicidi ma anche per la microcriminalità (pickpocketing, sexual violences, aggressions, hate crimes against minorities).

    Ma non è tutto. Dai dati della BBC relativi a un paio di anni fa, Roma risulta avere il tasso omicidi (murder rates) più basso d'Europa: appena 1.7 omicidi ogni 100.000 abitanti. Meglio di Roma fanno solo Atene e Bruxelles, mentre a guidare la poco invidiabile classifica è Washington DC, con addirittura 69.3 omicidi ogni 100.000 abitanti. Per chiudere in bellezza, lo scorso anno (2006), il murder rates di Roma sarebbe sceso ulteriormente a 0.4 omicidi ogni 100.000 abitanti (contro una media europea del 4.7), risultando il più basso in assoluto a livello mondiale al pari di Bruxelles.

    Da: http://degradoroma.giovani.it/diari/2444798/roma_una_citt_sicura.html

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  7. La sicurezza è un fatto soggettivo. Io ora vivo in una città sicura. A volte esco di casa e neanche mi preoccupo di chiudere a chiave la porta. A Roma avevo la porta blindata, e sono riusciti a svaligiarmi casa comunque.

    A parte questo, si tratta di studi poco credibili se mettono Zagabria fra le due capitali più sicure d'Europa (più sicura di Bruxelles?). Hanno più mafia che da noi, e il business di rapimenti fa invidia alla Sardegna.

    Linko un articolo di Drago Hedl, uno dei più importanti giornalisti della Croazia:
    http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/2884/1/44/

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  8. Si continua.. Ma forse si deve anche chiarire cosa sia la sicurezza e come si misuri. La misurazione in genere non è complessa: si mette in relazione il numero di abitanti per il numero di reati (o meglio di crimini). In alcuni casi si svolge l'esercizio rispetto a reati specifici (es. assassini, e allora Roma risulta particolarmente sicura, oppure furti d'auto, e allora Roma risulterebbe meno sicura, ma con una situazione in miglioramento).
    La criminalità organizzata - quella vera, come la mafia - di rado costituisce un fattore di insicurezza del territorio: al contrario nelle zone controllate dalla criminalità organizzata in genere la microdelinquenza e la delinquenza "normale" tendono a diminuire, a causa del fatto che il territorio è sottoposto a un controllo più forte di quanto non sia quello legale.
    Quanto a Zagabria e alla Sardegna, visto che i rapimenti per quanto fiorenti sono un'industria limitata (anche a causa del numero limitato delle possibili prede), è evidente che siano luoghi sicuri.
    E poi hai mai provato a girare di notte per Zagabria e di notte per Bruxelles.. e per Washington DC?
    Gianfrancesco Costantini

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