COMUNICATO STAMPA
Roma: XVII MUNICIPIO - PDL, PRESENTATO RICORSO AL TAR CONTRO ELEZIONE DE GIUSTI
Luigi Avveduto, già candidato Presidente del Popolo della Libertà e Luca Aubert, capogruppo del Popolo della Libertà al XVII Municipio di Roma hanno dichiarato:
«In democrazia ogni voto conta, e ogni voto va contato, e, se necessario, ricontato. Questo è il motivo per cui, tramite gli avvocati Thomas Martone e Rodolfo Capozzi, abbiamo deciso di depositare un ricorso contro l'elezione di Antonella De Giusti a Presidente del XVII Municipio, la quale - candidata del centro-sinistra, seppur in vantaggio ha evitato il ballottaggio con il "Popolo della Libertà" per soli 8 voti; analizzando con i nostri legali i verbali di tutte le sezioni elettorali del XVII Municipio abbiamo capito subito che la nostra sconfitta non andava imputata al "destino cinico e baro"; infatti non solo abbiamo riscontrato diverse irregolarità ma abbiamo anche scoperto che avevano votato - senza esserne legittimati - decine di persone quali rappresentanti di lista, scrutatori, agenti della forza pubblica ed altri... non residenti in questo Municipio, con l'imprevedibile risultato di consegnare la vittoria ad una parte al primo turno per un pugno di voti. Il nostro ricorso si basa su questo unico ma incontrovertibile motivo ed è teso, in primo luogo, a costringere la sinistra ad affrontare il ballottaggio ed, in subordine, a ripetere tutte operazioni elettorali. Sappiamo bene che la cosa potrebbe dispiacere a tanti ma riteniamo che la sovranità popolare vada comunque esercitata nel pieno rispetto della legalità, dato che è sempre in gioco lo stesso concetto di democrazia. Aspettando - sereni e fiduciosi- le decisioni del TAR in merito siamo pronti, se necessario, ad una nuova campagna elettorale: così speriamo dei nostri degni e rispettati avversari, i quali - tra l'altro- ancora non sono riusciti a mettersi d'accordo sui posti da spartirsi in giunta»
---------------------------------------------------------
Se le cose che ho evidenziato in grassetto, risulteranno veritiere, non solo benvenga il ballottaggio ma spero si andrà fino in fondo, al fine di accertare chi ha la responsabilità di queste indebite votazioni e che si punisca nel modo più duro possibile perchè qui è in gioco molto di più che un Presidente di un Municipio ma la fiducia dei Cittadini per l' intero sistema elettorale.
Saluti
Roma: XVII MUNICIPIO - PDL, PRESENTATO RICORSO AL TAR CONTRO ELEZIONE DE GIUSTI
Luigi Avveduto, già candidato Presidente del Popolo della Libertà e Luca Aubert, capogruppo del Popolo della Libertà al XVII Municipio di Roma hanno dichiarato:
«In democrazia ogni voto conta, e ogni voto va contato, e, se necessario, ricontato. Questo è il motivo per cui, tramite gli avvocati Thomas Martone e Rodolfo Capozzi, abbiamo deciso di depositare un ricorso contro l'elezione di Antonella De Giusti a Presidente del XVII Municipio, la quale - candidata del centro-sinistra, seppur in vantaggio ha evitato il ballottaggio con il "Popolo della Libertà" per soli 8 voti; analizzando con i nostri legali i verbali di tutte le sezioni elettorali del XVII Municipio abbiamo capito subito che la nostra sconfitta non andava imputata al "destino cinico e baro"; infatti non solo abbiamo riscontrato diverse irregolarità ma abbiamo anche scoperto che avevano votato - senza esserne legittimati - decine di persone quali rappresentanti di lista, scrutatori, agenti della forza pubblica ed altri... non residenti in questo Municipio, con l'imprevedibile risultato di consegnare la vittoria ad una parte al primo turno per un pugno di voti. Il nostro ricorso si basa su questo unico ma incontrovertibile motivo ed è teso, in primo luogo, a costringere la sinistra ad affrontare il ballottaggio ed, in subordine, a ripetere tutte operazioni elettorali. Sappiamo bene che la cosa potrebbe dispiacere a tanti ma riteniamo che la sovranità popolare vada comunque esercitata nel pieno rispetto della legalità, dato che è sempre in gioco lo stesso concetto di democrazia. Aspettando - sereni e fiduciosi- le decisioni del TAR in merito siamo pronti, se necessario, ad una nuova campagna elettorale: così speriamo dei nostri degni e rispettati avversari, i quali - tra l'altro- ancora non sono riusciti a mettersi d'accordo sui posti da spartirsi in giunta»
---------------------------------------------------------
Se le cose che ho evidenziato in grassetto, risulteranno veritiere, non solo benvenga il ballottaggio ma spero si andrà fino in fondo, al fine di accertare chi ha la responsabilità di queste indebite votazioni e che si punisca nel modo più duro possibile perchè qui è in gioco molto di più che un Presidente di un Municipio ma la fiducia dei Cittadini per l' intero sistema elettorale.
Saluti
Mi sembra un ricorso molto velleitario. La legge consente a chi è addetto ai seggi e cioè scrutatori, presidenti e rappresentanti di lista, nonchè al personale delle forze dell'ordine ed al personale del comune a supporto delle operazioni di votare presso il seggio nel quale si esplica la propria attività anzichè nel proprio seggio di appartenenza.
RispondiEliminaPerchè, caro Matteo, invocare che si vada fino in fondo al fine di accertare chi ha la responsabilità di queste indebite votazioni e punire nel modo più duro possibile ? Punire chi ?? Scusami, ma primi di fare i paladini di tutti contro tutto non sarebbe meglio documentarsi ? perchè chi legge le notizie in rete, come questa tua, da per scontato che sia vera e se invece non lo è si fa solo disinformazione. Sono convinto però della tua buona fede. ciao.
Gianni
Se lo da per scontato fa male anche perchè la frase "Se le cose che ho evidenziato in grassetto, risulteranno veritiere" ha un significato ben preciso.
RispondiEliminaPer quel che riguarda le regole dei seggi elettorali, io non sono certo al corrente di come funzionino ma, se è come tu dici e se questo ricorso si trasformerà in una bolla di sapone, ti posso assicurare che la notizia avrà AMPIO spazio sul Blog, anche perché, qualche giorno addietro, già avevo scritto che, a meno che non ci fossero fatti concreti e dimostrabili, tali, insomma, da rendere altamente probabile un esito positivo del ricorso, spendere tempo e soldi inutilmente mi sembra veramente un atto irresponsabile e che, puntualmente, si ritorcerà contro chi lo ha proposto.
Perciò, sia ben chiaro che io, non conoscendo i fatti, ma solo ciò che viene affermato dal comunicato stampa del PDL, non prendo alcuna posizione, sono solo un Cittadino in buona fede che ascolta ciò che tutti affermano, e aspetto di sapere cosa il TAR avrà da dire sulla vicenda.
Dopo di che, stanne certo, se ne parlerà molto sul Blog, comunque vadano le cose, perché ad un Cittadino in buona fede, di essere preso per i fondelli, non gli va proprio giù.
Ciao
Il bello è che comunque dopo il TAR ci può essere il Consiglio di Stato. La cosa rischia di durare parecchio e se per caso il Tar concedesse una sospensiva la già poco dinamica amministrazione risulterebbe totalmente bloccata.
RispondiEliminaCiao
Gianfrancesco
Mi sembra che il commento di Gianni sia un poco ingenuo, mio parere personale. Secondo voi i due avvocati non sapevano che i rappresentanti possono votare dove esercitano la loro funzione? Quelle categorie possono votare anche fuori dal proprio seggio solo per alcune consultazioni: referendum, elezioni POLITICHE, ed altro. Le elezioni Municipali sono una cosa ben specifica. Io voto nel mio municipio di residenza per decidere chi amministrerà il mio territorio. Non voto nel municipio di un altro per decidere chi lo amministrerà!
RispondiEliminaInfatti, qui a parte la mansione di ognuno, si fa preciso riferimento a persone che non avrebbero potuto votare PERCHE' NON RESIDENTI IN QUESTO MUNICIPIO, perciò, se la cosa sarà confermata da chi dovrà controllarla, mi sembra assai grave, comunque non ci resta che attendere e vedere che succede.
RispondiEliminaArt.48 della legge elettorale in vigore per i comuni con più di 15.000 abitanti:
RispondiElimina1. Il presidente, gli scrutatori e il segretario del seggio votano, previa esibizione del certificato elettorale, nella sezione presso la quale esercitano il loro ufficio, anche se siano iscritti come elettori in altra sezione. I rappresentanti delle liste e dei candidati nei collegi uninominali votano nella sezione presso la quale esercitano le loro funzioni purché siano elettori del collegio. I candidati possono votare in una qualsiasi delle sezioni del collegio uninominale o della circoscrizione, dove sono proposti, presentando il certificato elettorale. Votano, inoltre, nella sezione presso la quale esercitano il loro ufficio, anche se risultino iscritti come elettori in altra sezione o in qualsiasi altro comune del territorio nazionale, gli ufficiali e gli agenti della forza pubblica in servizio di ordine pubblico.
2. Essi sono ammessi al voto previa esibizione del certificato elettorale.
3. Gli elettori di cui al comma precedente sono iscritti, a cura del presidente, in calce alla lista della sezione e di essi è presa nota nel verbale.
ciò dimostra la velleitarietà strumentale di chi ha proposto il ricorso.
ciao e buona giornata.
Gianni
Caro Gianni, forse ho capito male ma mi sembra, leggendo quanto da te riportato, che i rappresentanti di lista non possono votare per il Municipio in una sezione che non sia la loro.
RispondiElimina"I rappresentanti delle liste e dei candidati nei collegi uninominali votano nella sezione presso la quale esercitano le loro funzioni purché siano elettori del collegioa del loro territorio"
ciao Nagi, hai capito bene ma quel passaggio della norma si applica solo ove vige il sistema elettorale con collegi uninominali (ciè senza liste e senza preferenze) quale, ad esempio, l'elezione alla Provincia di Roma. Per il Comune, e quindi i Municipi, si aplica il sistema proporzionale al quale fanno riferimento gli altri passaggi della norma: chi è addetto al voto, per qulunque motivo egli vi sia addetto, ha facoltà di votare presso il seggio in cui lavora anzichè nel seggio di appartenenza. Ed il tutto avviene sulla base di una logica banale: se io sono scrutatore di un seggio ho il dovere di essere al seggio dall'apertura alla chiusura. ma se il seggio sta a cinecittà e io abito alla giustiniana, tanto per fare un esempio, come faccio a votare nel mio seggio alle 7 in punto del mattino ed essere nello steso momento presente all'apertura di quello a cinecittà ?
RispondiEliminabuona giornata. Gianni
I rappresentanti di lista, gli ascrutatori e le forze dell'ordine hanno assoluto diritto di votare nei seggi in cui prestano servizio, purchè residenti nel comune, tranne per le elezioni municipali, se non risiedono nel municipio in cui prestano servizio. In pratica è come votare per un comune dove non risiedi, cioè reato: avrebbero potuto votare solo 4 schede.
RispondiEliminaDaniele Marin
Daniele, io ho citato e trascritto un preciso articolo di legge, tu invece no. Sono pronto a ricredermi, ma non sulla base di tue interpretazioni che a mio parere propendono solo a favore del ricorso presentato dal PdL. Citami numero, data,titolo ed articolo della legge sulla quale basi le tue affermazioni, anzi trascrivilo qui per favore. In caso contrario il tuo è solo un parere personale, ma, consentimi, suffragato dal nulla.
RispondiEliminaGianni
Carissimi,
RispondiEliminaio credo che la legge parli chiaro per tutto ciò che riguarda le elezioni comunali, dove cioè il Comune è l'istituzione di riferimento. Per la nomina degli scrutatori viene da sempre seguito, diciamo, il criterio geografico. Tendenzialmente, il seggio dove si vota è quello dove si presta servizio, o comunque il primo non è troppo distante dal secondo. Qualora invece sia distante, nulla cambia riguardo al sindaco: quello è lo stesso, tanto a Cinecittà quanto alla Giustiniana, per citare chi mi ha preceduto, e quindi lo si può votare ovunque, purchè nello stesso comune.
Nulla cambia, in materia, per quanto riguarda le circoscrizioni, che non sono un altro ente territoriale, ma soltanto un organo di decentramento dei Comuni che decidano di dotarsene (sono obbligatorie per i Comuni con più di 300000 abitanti), senza grande rilevanza istituzionale esterna.
Il discorso, invece, è diverso per quanto riguarda i Municipi Romani: esse non sono circoscrizioni di decentramento, ma qualcosa di più: ai sensi del Testo Unico Enti Locali, i Municipi sono soggetti nuovi, che presentano ulteriori e maggiori profili di autonomia rispetto alle vecchie circoscrizioni, e pertanto vanno a coincidere a tutti gli effetti con un ente più vicino al cittadino, in nome del principio di sussidiarietà. In termini semplici, un rappresentante del Municipio di Roma vale molto di più di un suo omologo in una Circoscrizione, poniamo, di Napoli o Milano, e molto più importante è e deve essere anche il suo legame con il cittadino che lo vota; e il voto per un consigliere o Presidente Municipale è "pesante" almeno quanto un voto al Sindaco, o forse di più.
Per questo motivo credo che per il Municipio possano votare solo i residenti, gli iscritti nelle Sezioni facenti capo al Municipio, non altri. E se la persona di Cinecittà vuole votare alla Giustiniana, lo faccia pure, ma scegliendo solo 4 schede anzichè 5.
Scusate l'imprecisione e la lungaggine,
Marcello (La Voce, Radio Meridiano 12)
Caro Marcello, va tutto bene e le tue considerazioni sono giustissime. Ma il "io penso", il "io credo" ed il "io ritengo giusto" si scontrano con la realtà della legge elettorale in vigore per i comuni oltre i 15.000 abitanti che non ammette interpretazioni: chi è addetto al voto può votare nel seggio di appartenenza o nel seggio dove egli è addetto, che sia o no nella comptenza geografica del suo municipio di residenza. Tutto qui. Sia chiaro che non ne sto facendo una crociata ed anch'io ritengo che la legge andrebbe corretta ma finchè c'è quella è, tant'è che sul ricorso al TAR presentato nel XVII Municipio, dal quale è nata questa discussione, è sceso un pietoso velo....
RispondiEliminabuona settimana a tutti.
Gianni
Oggi il TAR ha bocciato il ricorso perchè infondato.
RispondiEliminasaluti.
Gianni
Non ho notizie di prima mano, ma io ho capito che l'hanno bocciato dicendo che si tratta di meri errori formali che non inficiano il risultato finale. Cioè il ricorso non è infondato per quel che riguarda il fatto che hanno votato non aventi diritto, ma la sostanza non cambia. Gianni, se hai il testo della sentenza del TAR, potresti indicarne i dettagli così lo recuperiamo? Oppure citare il virgolettato, così tagliamo la testa al Taro, pardon al toro (battuta scema :-)? Grazie mille, saluti
RispondiElimina