Queste sono le parole con cui Pino descrive il suo quartiere che, come il nostro, viene ogni giorno "invaso" da una quantità insostenibile di auto.
La sua email comincia con la frase: "Forse non è proprio delle Vittorie.. ", riconoscendoci in questo, un triste primato.
Abito al Villaggio Olimpico e, voce fuori dal coro, uno dei pochi ultimi mohicani che resistono a non vendere a arricchiti e ricchi assetati di "zone in", rimpiango con nostalgia e amore il perso magnifico nebbioso squallore del deserto illuminato da pochi lampioni della zona ove ora regna la maestosa opera dell'Auditorium.
Rimpiango il silenzio e l'assenza delle truppe di assalto che, quotidianamente attirate dal "Parco della musica", trasformano il mio quartiere in un "Parcheggio della musica".
Auto sui marciapiedi, auto contromano, auto a velocità elevata, auto lasciate in mezzo alla strada e in divieto di fermata. E nessuno e nessuna multa sembra fermare questo scandalo che si protrae da anni sotto gli occhi impassibili e impotenti di tutti.
Un quartiere trasformato in parcheggio illegale e l'aria, una volta appestata solo dalle auto locali, ora appestata da centinaia di motori assetati di cultura.
Quasi quasi era meglio l'ignoranza. Ma sicuro che dietro tale prepotenza e maleducazione ci sia sete di cultura? Possibile che persone che non rispettano nessuna regola del vivere civile pur di non fare venti metri a piedi siano intellettuali come sembrano dall'aspetto?
Qualcosa non quadra.
E, allora, benvenga musica e cultura ma benvenga anche supportata da educazione e rispetto delle regole: visto che sembra l'unico modo, dopo anni di attentati alle regole del vivere e del parcheggiare civile, che il Villaggio Olimpico sia trasformato in zona pedonale aperta solo per le auto dei residenti e fornita di telecamere ZTL.
E benvenga chiunque voglia fotografare lo scandalo delle auto parcheggiate sui marciapiedi e in divieto di fermata a Viale De Coubertin, soprattutto nelle ore serali, ma non solo, onde fornire materiale alle autorità e ai mass media.
pinocasagrande@iol.it
La sua email comincia con la frase: "Forse non è proprio delle Vittorie.. ", riconoscendoci in questo, un triste primato.
Abito al Villaggio Olimpico e, voce fuori dal coro, uno dei pochi ultimi mohicani che resistono a non vendere a arricchiti e ricchi assetati di "zone in", rimpiango con nostalgia e amore il perso magnifico nebbioso squallore del deserto illuminato da pochi lampioni della zona ove ora regna la maestosa opera dell'Auditorium.
Rimpiango il silenzio e l'assenza delle truppe di assalto che, quotidianamente attirate dal "Parco della musica", trasformano il mio quartiere in un "Parcheggio della musica".
Auto sui marciapiedi, auto contromano, auto a velocità elevata, auto lasciate in mezzo alla strada e in divieto di fermata. E nessuno e nessuna multa sembra fermare questo scandalo che si protrae da anni sotto gli occhi impassibili e impotenti di tutti.
Un quartiere trasformato in parcheggio illegale e l'aria, una volta appestata solo dalle auto locali, ora appestata da centinaia di motori assetati di cultura.
Quasi quasi era meglio l'ignoranza. Ma sicuro che dietro tale prepotenza e maleducazione ci sia sete di cultura? Possibile che persone che non rispettano nessuna regola del vivere civile pur di non fare venti metri a piedi siano intellettuali come sembrano dall'aspetto?
Qualcosa non quadra.
E, allora, benvenga musica e cultura ma benvenga anche supportata da educazione e rispetto delle regole: visto che sembra l'unico modo, dopo anni di attentati alle regole del vivere e del parcheggiare civile, che il Villaggio Olimpico sia trasformato in zona pedonale aperta solo per le auto dei residenti e fornita di telecamere ZTL.
E benvenga chiunque voglia fotografare lo scandalo delle auto parcheggiate sui marciapiedi e in divieto di fermata a Viale De Coubertin, soprattutto nelle ore serali, ma non solo, onde fornire materiale alle autorità e ai mass media.
pinocasagrande@iol.it
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