Il Prof. Luigi Candia, Presidente del Comitato di quartiere "Delle Vittorie", mi ha gentilmente fatto pervenire il parere dei Beni Culturali (di cui si è parlato anche qui) in merito al programma di riqualificazione dell' ex deposito, che io non ho ancora ben capito se sia “vincolante” o meno...ed eccolo qui:
Il deposito ATAC vittoria progettando nel 1916 e attivo a pieno ritmo già dal 1919, è localizzato nel quartiere Delle Vittorie in un'area di forma pentagonale compresa fra viale Angelico ad est, viale Carso a nord, (all'epoca viale del Nord), il lato d'ingresso verso nord Est sul piazza Bainsizza, (allora a piazza d'Armi), via di Monte Santo a sud est, e via Monte Nero a sud ovest.
l'elemento, già segnalato con il n. 35 nella carta dell'archeologia industriale (allegato di piano regolatore delle GM.1213/2009, risulta attualmente inserito nelle elaborato foglio G1, carta per la qualità del nuovo piano regolatore, sia come edificio con tipologia edilizia speciale ad un impianto nodale, sia come manufatto di archeologia industriale.
Il deposito ATAC andrà quindi salvaguardato nel suo complesso per il ruolo che svolge nel tessuto urbano storicizzato del quartiere ottocentesco e per il valore storico documentario che riveste insieme agli altri elementi della stessa tipologia per la storia delle città
Gli elementi di nuova progettazione potranno interessare in gran parte l'area centrale, per queste motivazioni si dovrà procedere con un restauro conservativo sugli elementi più significativi e con l'eliminazione delle superfetazioni succedutesi nel tempo.
I manufatti che compongono il complesso, sono infatti collocati quasi tutti sui lati perimetrali del lotto, e racchiudono uno spazio interno ampiamente inedificato originariamente occupato quasi totalmente dal vero e proprio deposito, per tram prima, e per autovetture poi.
Sono tutti fabbricati di tipo industriale nel loro aspetto architettonico ad eccezione della palazzina destinata alle attività direzionali, e ad alloggi, al piano superiore che riveste un carattere più conforme all'architettura civile.
La palazzina a due livelli con ingresso su via Monte Santo, attualmente utilizzata dalla ASL per vari servizi tra cui un centro di igiene mentale, venne realizzata con alcune varianti rispetto al progetto originario che prevedeva, per ambedue le estremità, un solo piano con copertura a terrazza.
Nelle indicazioni per il restauro conservativo della struttura si propone, per l'ala vicino all'ingresso al sito, l'eliminazione della superfetazione al piano superiore con il ripristino della terrazza con parapetto in muratura.
Il deposito ATAC vittoria progettando nel 1916 e attivo a pieno ritmo già dal 1919, è localizzato nel quartiere Delle Vittorie in un'area di forma pentagonale compresa fra viale Angelico ad est, viale Carso a nord, (all'epoca viale del Nord), il lato d'ingresso verso nord Est sul piazza Bainsizza, (allora a piazza d'Armi), via di Monte Santo a sud est, e via Monte Nero a sud ovest.
l'elemento, già segnalato con il n. 35 nella carta dell'archeologia industriale (allegato di piano regolatore delle GM.1213/2009, risulta attualmente inserito nelle elaborato foglio G1, carta per la qualità del nuovo piano regolatore, sia come edificio con tipologia edilizia speciale ad un impianto nodale, sia come manufatto di archeologia industriale.
Il deposito ATAC andrà quindi salvaguardato nel suo complesso per il ruolo che svolge nel tessuto urbano storicizzato del quartiere ottocentesco e per il valore storico documentario che riveste insieme agli altri elementi della stessa tipologia per la storia delle città
Gli elementi di nuova progettazione potranno interessare in gran parte l'area centrale, per queste motivazioni si dovrà procedere con un restauro conservativo sugli elementi più significativi e con l'eliminazione delle superfetazioni succedutesi nel tempo.
I manufatti che compongono il complesso, sono infatti collocati quasi tutti sui lati perimetrali del lotto, e racchiudono uno spazio interno ampiamente inedificato originariamente occupato quasi totalmente dal vero e proprio deposito, per tram prima, e per autovetture poi.
Sono tutti fabbricati di tipo industriale nel loro aspetto architettonico ad eccezione della palazzina destinata alle attività direzionali, e ad alloggi, al piano superiore che riveste un carattere più conforme all'architettura civile.
La palazzina a due livelli con ingresso su via Monte Santo, attualmente utilizzata dalla ASL per vari servizi tra cui un centro di igiene mentale, venne realizzata con alcune varianti rispetto al progetto originario che prevedeva, per ambedue le estremità, un solo piano con copertura a terrazza.
Nelle indicazioni per il restauro conservativo della struttura si propone, per l'ala vicino all'ingresso al sito, l'eliminazione della superfetazione al piano superiore con il ripristino della terrazza con parapetto in muratura.
Il lato opposto, ora strutturato su un piano continuo fino al passaggio che lo divide dalla sotto stazione elettrica, è stato oggetto di alcune trasformazioni successive che ne hanno parzialmente alterato il progetto originario. Per ristabilire un rapporto di simmetria tra le due ali potrebbe essere ipotizzabile in fase progettuale l' eliminazione di questa estremità, qualora fosse necessario allargare il passaggio per l'accesso all'area centrale.
La sotto stazione elettrica di trasformazione, realizzata come supporto a quella di via Volturno per servire le zone del Lungotevere, di valle Giulia/Giardino Zoologico, e il quartiere trionfale, si presenta come blocco unico funzionante da cardine tra i corpi che si affacciano su via di Monte Santo e via di Montenero.
Dal punto di vista formale si distingue come emergenza rispetto all'andamento basso degli altri edifici. Resta dunque un elemento ancora valido per la sua funzione e per la compiutezza volumetrico architettonica.
L' elemento dovrà essere quindi restaurato, e i corpi aggiunti come superfetazioni, soprattutto sulla copertura, dovranno essere eliminati. Sarà possibile intervenire con una nuova progettazione all'interno salvaguardando gli elementi funzionali e eventualmente ancora presenti.
corpi C - D
Disposto ortogonalmente alla palazzina direzionale, è caratterizzato da un corpo allungato ad un solo piano che si interrompe, in prossimità dell'angolo con viale Angelico, per un crollo verificatosi in occasione della realizzazione del parcheggio sotterraneo di via Monte Nero. La facciata è scandita regolarmente da finestre, alcune delle quali potranno eventualmente subire alcune modifiche, da concordare comunque con questo ufficio, se si ravvisasse la necessità di una maggiore comunicazione tra spazi interni ed esterni.
corpo E
Gli elementi di recinzione ed il prospetto sul viale Angelico dovranno essere conservati e restaurati
La sotto stazione elettrica di trasformazione, realizzata come supporto a quella di via Volturno per servire le zone del Lungotevere, di valle Giulia/Giardino Zoologico, e il quartiere trionfale, si presenta come blocco unico funzionante da cardine tra i corpi che si affacciano su via di Monte Santo e via di Montenero.
Dal punto di vista formale si distingue come emergenza rispetto all'andamento basso degli altri edifici. Resta dunque un elemento ancora valido per la sua funzione e per la compiutezza volumetrico architettonica.
L' elemento dovrà essere quindi restaurato, e i corpi aggiunti come superfetazioni, soprattutto sulla copertura, dovranno essere eliminati. Sarà possibile intervenire con una nuova progettazione all'interno salvaguardando gli elementi funzionali e eventualmente ancora presenti.
corpi C - D
Disposto ortogonalmente alla palazzina direzionale, è caratterizzato da un corpo allungato ad un solo piano che si interrompe, in prossimità dell'angolo con viale Angelico, per un crollo verificatosi in occasione della realizzazione del parcheggio sotterraneo di via Monte Nero. La facciata è scandita regolarmente da finestre, alcune delle quali potranno eventualmente subire alcune modifiche, da concordare comunque con questo ufficio, se si ravvisasse la necessità di una maggiore comunicazione tra spazi interni ed esterni.
corpo E
Gli elementi di recinzione ed il prospetto sul viale Angelico dovranno essere conservati e restaurati
Parrebbe quanto mai opportuna, compatibilmente con le progettazioni future, la conservazione di almeno una delle fosse di ispezione per la manutenzione dei tram ivi esistenti
Resta inteso che tutte le ipotesi di nuova progettazione dovranno essere concordate con questa sovrintendenza.
Resta inteso che tutte le ipotesi di nuova progettazione dovranno essere concordate con questa sovrintendenza.
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