giovedì 21 aprile 2011

Tre giorni a Barcellona e ritorno a Roma…

 

IMG_0198_Sconsiglio vivamente di fare un esperienza del genere. Vi potreste trovare, come me, in uno totale stato di frustrazione, di malinconia, e di vero e proprio “shock”.

Tornare a vedere come è ridotta la città in cui sono nato, e in cui vivo, con negli occhi il fresco ricordo di ciò che ho visto in questi tre giorni, non può che portare brutalmente a chiedersi:

“ Ma che cazzo ci sto a fare io (e soprattutto i miei figli) in una città ridotta così ???” .

Eppure anche lì c’è una crisi da far paura, anche loro sono un popolo “caliente” come lo siamo noi, e allora perché lì funziona tutto e qui no ???

  • Perché in quella città è così facile e gradevole spostarsi ovunque a piedi, in bicicletta, con i pattini a rotelle, skateboard, e quant’altro ?
  • Perché è straordinariamente servita da mezzi pubblici, e si può ad esempio comprare, con 5 euro, un biglietto con cui effettuare 10 corse ? (n.d.r. anche all’ aeroporto ci si va con quel biglietto).
  • Perché i taxi costano poco ?
  • Perché non si vede un’ auto in seconda fila da nessuna parte ?
  • Perché, nonostante ci sia una enorme massa di persone che circola in continuazione per la città, (di tutte le nazionalità) non si vede un pezzo di carta per terra ?
  • Perché quasi nessuno sta tappato in casa a guardare la Tv e preferiscono farsi una bella passeggiata ?
  • Perché tutto l’occorrente per vivere (affitto, luce, gas, cibo, benzina ecc. ecc.) costa di meno ?
  • Perché il ticket sui medicinali, per le persone con scarse disponibilità finanziarie, non si paga ?
  • Perché i pensionati pagano cifre irrisorie per avere accesso a centri sportivi megagalattici dove cercare di mantenersi in forma ?
  • Perché ognuno apre e chiude il proprio negozio quando gli pare, e trovi piccole attività commerciali aperte (e tanta gente in giro) a tutte le ore ?
  • Perché lì c’è un turismo crescente ? (Mentre qui, a me sembra…morente).

Potrei andare avanti per ore ma, in ultima analisi… Perché lì incontri, nonostante la crisi, la maggioranza delle persone tranquille o addirittura con il sorriso sulle labbra, mentre qui sono tutti sempre più “incazzati” ?

Crediamo davvero che dipenda solo dai nostri politici ? E chi la vota, da decenni, sta gente che si guarda bene dal prendersi le responsabilità per cui è stata eletta ? Gli spagnoli o noi ? Cos’è cambiato di “significativo” passando da sinistra a destra ? A me sembra ben poco (per essere gentili…)

E non andando a votare in futuro, cosa crediamo di risolvere ? Già me li vedo, politici e giornalisti, strapparsi le vesta in televisione per l’astensionismo crescente, e in privato fregarsi le mani perché, grazie anche a chi snobba il voto, avranno sempre più potere e si divideranno meglio ciò che gli rimane da “spolpare”.

Ah ma ho capito… il 40 % degli italiani ha un biglietto in tasca per se e per i propri figli, ed è pronto ad espatriare…

Auguri allora (e buona Pasqua).

P.S. Chiedo scusa per la prima parolaccia comparsa dopo 4 anni sul Blog… ma non trovavo altro per rendere bene l’idea.

1 commento :

  1. Sono con te nello sconforto, e nell'interrogativo esistenziale...
    Io la situazione che abbiamo qui l'ho vista solo in alcuni Paesi dell'Africa, ma almeno lì la gente è più simpatica e non se la tira.

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