il 31 maggio è stato inaugurato il Ponte della Musica, e non appena terminate le cerimonie e tolte le transenne, anch’io, nel mio piccolo, ho effettuato la mia personale inaugurazione attraversandolo, per primo, con una bicicletta elettrica.
Tale mezzo, ancora molto poco diffuso, ma che, secondo me, ha un grande futuro, permette anche a chi non è proprio un “giovanotto” (come me), di spostarsi per Roma agevolmente, e nel contempo, di fare attività sportiva perché la funzione del motore elettrico che la supporta, non è quello di sospingerla come fosse un motorino, ma di aiutare i nostri muscoli, spesso “rattrappiti” da un lavoro sedentario, nella pedalata, comunque necessaria al suo azionamento.
Posso assicurare che usandola spesso, poi, si sentirà sempre meno il bisogno di farsi assistere dal motore che, almeno nella mia, si può escludere (e riattivare) con un semplice “click” su un pulsante posto sul manubrio e che aziono soltanto quando ne sento una reale necessità, aumentando così (anche di molto) l’autonomia delle batterie.
Ma veniamo al tema della pista ciclabile, e più esattamente, a quella che è stata, da anni interrotta, per impiantarvi il cantiere del “Ponte della Musica”.
Il ponte è ormai terminato ed agibile…quando lo sarà anche la pista ciclabile che vi scorre sotto, e che oggi è ancora ridotta così ???
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EX DEPOSITO ATAC VITTORIA – Invia una email al Sindaco
Gentile Sig. Barboni, ringraziandola della sua utilissima attività di informazione, approfitto dello spazio per una segnalazione.
RispondiEliminaFinalmente aperto il Ponte della Musica non é tuttavia collegato alle corsie ciclabili che lo circondano, sia dal lato Auditorium che dal
lato Foro Italico/Delle Vittorie. In quest'ultima direzione c'è in verità una segnalazione ma che, paradossalmente, indirizza le bici verso delle scale. Forse tagliati i nastri e finiti i discorsi sarebbe il momento di rimediare questi piccoli ma importanti elementi di fruibilità e sicurezza per una così bella realizzazione.
Sergio Sette.
La ringrazio per i complimenti. Il suo commento mi servirà da spunto per un prossimo post contenente una proposta che vorrei fare atta a risolvere in modo semplice, e poco costoso, il problema che lei pone e che anch'io mi sono posto.
RispondiEliminaTramite il responsabile di Parco Capoprati, che è solitamente bene informato, sono venuto a conoscenza di come il Comune intenderebbe risolvere la cosa spendendo molti altri soldi pubblici (e in tempi che temo "lunghi"), per costruire una rampa di accesso, secondo me, inutile... ma ne parleremo nella prossima settimana