mercoledì 1 giugno 2011

Ma che bella situazione in Municipio XVII…

 

Ieri sarebbe stata molto utile una webcam, a disposizione di tutti, per poter seguire in diretta, o in differita, (come già accade da anni persino in sperduti paesini, che sembrano più interessati alla “trasparenza”, dei nostri Municipi romani) un appassionante Consiglio che aveva, all’ordine del giorno, una discussione (e relativa votazione) estremamente importante per la futura qualità della vita del nostro quartiere: La riqualificazione dell’ex deposito ATAC di P.zza Bainsizza.

In mancanza di questo utile ed economico strumento che, da almeno tre anni, io e altri Cittadini chiediamo di installare, ed essendo stato tra i pochi presenti, cercherò di riassumere quanto successo:

Dopo una breve e apprezzata introduzione della Presidente Antonella De Giusti (API), inizia la discussione.

Il primo a prendere la parola è Antonino Gemellaro  (PDL), forse l’unico esponente del suo gruppo ad aver seguito, con passione (e perciò la conosce bene), tutta la vicenda fin dall’inizio (prova ne è che i suoi colleghi gli concedono di parlare per la quasi totalità del tempo a loro disposizione).

Dopo aver ampiamente ricordato che l’idea di  “valorizzare”  quel deposito, al fine di ricavarne il massimo utile, da destinare poi al risanamento dell’ ATAC, a tutto discapito dei Cittadini del quartiere che si sarebbero trovati, da un giorno all’altro, ad affrontare  nuovi e gravosi problemi, non è certo frutto della giunta Alemanno (giustissimo), Ricorda quanto, l’allora presidente della federazione romana di Alleanza nazionale, e oggi Sindaco di Roma, ebbe a dire e a promettere su questa vicenda in occasione di un incontro/scontro con quello che, al tempo era l’ Assessore all’Urbanistica Roberto Morassut (PD).

Peccato però, che durante la corretta descrizione dei concetti espressi da Alemanno in quell’occasione, ne ometteva uno, per me fondamentale, che recitava così: “Non si può giustificare con la scusa del dissesto finanziario di Atac la volontà di fare una speculazione edilizia. I debiti di Atac vanno ripianati con un’operazione di bilancio comunale”.

Evidentemente, dopo essere stato eletto Sindaco, Gianni Alemanno ha cambiato idea, perché la proposta su come ripianare i debiti dell’ATAC… rimane, a tutti gli effetti…quella di Morassut. (alla faccia della discontinuità, tanto annunciata e promessa…).

Ma torniamo a ieri, chiusa questa parentesi, passa finalmente al “dunque” e lamenta, a nome del Gruppo, il troppo poco tempo avuto a disposizione per valutare bene le due delibere che si sarebbero dovute votare, e, altresì, fa presente che secondo lui (o tutto il Gruppo ?) questo modello partecipativo, iniziato il 5 aprile, non sarebbe conforme con quanto prevede la delibera comunale 57/2006 sulla partecipazione (n.d.r. dove si scopre a pag.29 una curiosità: L’unico Municipio di Roma, ad esser contrario a questa delibera sulla partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche, fu proprio il XVII, governato, allora, dal suo collega di opposizione Roberto Vernarelli).

E su questo ha ragione perché, nonostante il processo sia partito, anche e soprattutto, grazie a due esponenti della Giunta Capitolina On. Guidi e Mollicone così come documentato in questo video, non è mai stato “ufficializzato” dal Comune di Roma (secondo quanto prevede, appunto, la Delibera 57).

(n.d.r. ma allora c’è da chiedersi: A quale scopo sono venuti i due Onorevoli sopra citati alla riunione del 5 aprile se, ad oggi, per bocca del Consigliere Gemellaro, se ne disconosce l’operato ???).

In ultimo passa ad illustrare la proposta n.35, di cui si parla qui, che definisce anche le volumetrie in gioco, e che dovrebbe andare in votazione a giorni in Comune, giudicandola una buona proposta “eventualmente migliorabile”.

Terminato il suo intervento, prende la parola il Consigliere Maurizio De Giusti (PD) che illustra alcune parti della proposta di delibera elaborata in Municipio, e che tra le altre cose, chiede, in accordo al Piano Regolatore, una diminuzione del 50% di edificabilità rispetto alla SUL (superficie utile lorda) odierna.

A questi fa seguito Francesco Di Giovanni, sempre Consigliere del PD, il quale lamenta, tra l’altro, che la famosa (per chi ha seguito la vicenda) proposta n.35, contiene delle evidenti sperequazioni tra i vari territori romani (e perciò tra i Cittadini), perché contiene un perverso meccanismo di “premi” e di “spostamenti di cubature” che aiutano qualcuno ma a discapito di qualcun altro, e chiede di trovare altre idee per ripianare i debiti dell’ATAC, e di evitare nuove e massicce cementificazioni nel territorio romano.

Ma, nel bel mezzo della discussione, ecco il “patatrac”: Il PDL presenta un atto, scritto a mano, che la maggioranza chiede di leggere, in una breve pausa, per valutare se è possibile integrarlo nel loro, ma il Consigliere Di Giovanni (PD) si oppone perché, a suo dire, era un atto fatto in 10 minuti e non era stato approvato.

Ed ecco finire in un “nulla di fatto” la riunione che termina con l’ uscita dall’aula del Gruppo del PDL, che fa così mancare il numero legale necessario alla votazione, perché ritiene “offensive” le parole di Di Giovanni.

MA A PROPOSITO DEL NUMERO LEGALE…

A parte due Consigliere, che sembrano pienamente giustificate in quanto avevano problemi di salute, (loro o i loro cari), è successo qualcosa che, ad un comune Cittadino come me, risulta inspiegabile (e anche un tantino “offensivo”). Giulio Napolitano, vice presidente del Consiglio del nostro Municipio (IDV), si è presentato, ha firmato, e se ne è andato, adducendo come giustificazione, che aveva una riunione di Partito (o almeno così mi è stato riferito). Ma indipendentemente dal motivo, mi sembra assai grave che un rappresentante di un partito, che dice di combattere l’ingiustizia e l’illegalità, come quello dell’ On. Di Pietro, si possa permettere di mancare ad un Consiglio importante come questo. Idem con patate, per il Consigliere Francesco Fallucchi (UDC) misteriosamente scomparso dopo una breve apparizione in Aula.

Se questi 2 Signori fossero rimasti in Aula, a compiere il mandato per cui sono stati eletti, molto probabilmente anche il PDL si sarebbe visto costretto  a rimanere, il dibattito sarebbe andato avanti, e si sarebbe comunque potuto procedere alla votazione.

Spero che, alla prossima convocazione, non ripetano questo gesto perché altrimenti farò di tutto perché chi mi legge, se lo possa ricordare per un bel pezzo.

Saluti

P.S. dopo le esplicite critiche all’operato di Alemanno, già mi immagino che gli esponenti del Municipio del PDL, che ho il piacere di conoscere da qualche anno, mi daranno del… “Comunista” !!! ma prima di esprimere giudizi affrettati, li invito, se non lo hanno mai fatto, ad andarsi e leggere le invettive partite all’epoca, da questo Blog, a Veltroni, su questa vicenda, e su quella del paventato cantiere per la Metro C a via Plava.

EX DEPOSITO ATAC VITTORIA – Invia una email al Sindaco

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