lunedì 13 luglio 2009

Paletti urtati a Mach 5?



IMG_0115 Ricevo e pubblico:

Caro Matteo, sabato mattina portando a spasso il mio cane mi sono accorto di due “infortuni” che i nostri marciapiedi hanno subito nei giorni scorsi.

Come saprai i marciapiedi di via sabotino sono stati recentemente “ristrutturati” (credo che sia in corso d’opera un restyling anche del “mio” di via Oslavia…ma non ne sono sicuro poiché troppo abituato alla calce ed alla polvere ed ormai non distinguo più nulla… J ) ed oltre ad aver rifatto la pavimentazione all’incrocio tra via sabotino e via Paolucci de Calboli sono stati aggiunti dei “paletti” con l’obiettivo di impedire il parcheggio agli angoli delle strade (evviva!!!… mio figlio con il passeggino ringraziano).

Come puoi vedere dalle foto (meno due!) un paio di questi utili pali sono stati già divelti e non esistono più.

IMG_0116 Mi piacerebbe sapere la causa di questo duplice infortunio.

Una autovettura che colpisce in fase di parcheggio (si lo so…è un incrocio, ma transeat) quei pali si presuppone non li urti con violenza (moglie esclusa J ) … se invece si sono rotti vuol dire che la scelta di questi pali da parte della nostra Amministrazione non sia stata proprio oculata(?). Ma poi, possibile che nessuno abbia visto nulla? E poi, che fine hanno fatto quei pali?

Ma soprattutto… e adesso? Visto che i lavori “fervono” non si potrebbe approfittare e chiedere alla ditta che sta lavorando in zona di verificare le cause ed eventualmente porvi rimedio?

Ciao.

Andrea

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Attendiamo notizie dal Municipio

5 commenti :

  1. Aggiungo a quanto ho scritto che se qualcuno (bimbi? persone anziane), Dio non voglia, inciampa e cade li sopra rischia di farsi male...

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  2. Concordo con quanto scritto a proposito dell'utilità dei marciapiedi nuovi di via Sabotino (piuttosto fragilini però) specie per favorire l'attraversamento delle carrozzine. Ma ribadisco: a che giova tutto ciò se poi la via è intasata dai venditori ambulanti più o meno regolari (non esistono tracce chiare sulla pavimentazione che giustificano la loro presenza) che in prossimità del mercato Delle Vittorie OCCUPANO i quattro lati dell'incrocio rendendo l'attraversamento pedonale quasi impossibile e la visibilità degli automobilisti pessima.

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  3. A proposito del commercio ambulante abusivo credo che questo blog possa essere utile per evidenziare i luoghi maggiormente critici come per esempio via Ferrari: procedendo verso piazza Mazzini, il marciapiede destro della via è ingombro di bancarelle di ogni tipo anche al di fuori degli spazi contrassegnati in giallo, le macchine sono parcheggiate in tripla e a volte in quadrupla fila e la deambulazione è veramente complicata.
    Nel lato opposto, il lato sinistro verso piazza Mazzini, gli stand sono stati segnalati anche di fronte alla chiesa dei Pallottini, a volte durante le celebrazioni funebri!!!

    Io penso che "chi di dovere" dovrebbe profondamente vergognarsi della propria incompetenza e dovrebbe iniziare a considerare che non poche persone anziane o in disabilità (come me) se ne restano barricate in casa fino alle due, quando lo scempio finisce e i marciapiedi tornano più o meno transitabili.

    Grazia

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  4. Anche i miei genitori, che hanno più di ottanta anni e che abitano in via Ferrari, evitano di uscire di mattina per lo stesso motivo.
    E poi quegli stend abusivi prossimi alla chiesa sono una vera e propria vergogna...

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  5. Se ci fate caso, nel nostro quartiere la maggior parte delle aree destinate al commercio ambulante è concessa in deroga a norme ben precise, come quella che vieta lo stazionamento in prossimità degli incroci (vedi mercato via Sabotino, nonché in Prati le bancarelle di via Cola di Rienzo e di via Ottaviano).
    In aggiunta di ciò, tale stato di deroga permanente (utilizzata in genere da chi è incapace a gestire la normativa) crea una perenne confusione della quale sono vittime per lo più i residenti, costretti a subire e sopportare continuamente gli abusi di quei venditori che, complice la mancanza di controllo del territorio, provano instancabilmente a radicarsi ovunque, come succede per esempio in via Ferrari, nei pressi della chiesa dei Pallottini.

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