martedì 27 gennaio 2009

Come volevasi dimostrare...strisce blu e cassonetti rimangono agli incroci

Il 31 dicembre 2008, (termine indicato dall' amministrazione capitolina per il riordino della situazione parcheggi a Roma), è passato, ma di togliere le strisce blu e i cassonetti dell’AMA dagli incroci, come supponevo, non passa neanche per l’anticamera del cervello di chi amministra la nostra città.
 
Per di più, vengo a sapere da quest'articolo de "Il Messaggero" che Il sig. Vernarelli, subirà un processo perché, all'epoca in cui era Presidente del nostro Municipio, cancellò, come atto dimostrativo, alcune strisce blu dei parcometri dagli angoli delle strade del quartiere Prati con la vernice di una bomboletta spray...

Insomma la STA (che gestisce i parcheggi a Roma), visto che non sembra aver mai avuto alcuna deroga, ha violato (e tuttora continua a violare) il codice della strada (che è una legge Nazionale), e non è sotto processo, mentre chi vorrebbe che quella legge venisse rispettata si...

E i giudici che fanno ??? Mettono sotto processo Vernarelli ??? Perché invece non si preoccupano di far rispettare il codice della strada ???

Provate a chiedere ad un vigile urbano come la pensa su questa vicenda (io lo ho già fatto più volte), beh, vi accorgerete che quelli, tra loro, che ancora considerano il proprio lavoro come di alta responsabilità, in quanto rappresentanti di legge, arrossiranno e non sapranno proprio cosa rispondervi.

N.B. Prego tutti coloro volessero commentare quest'articolo di tenere ben presente che questa vicenda, e quella triste in cui è rimasto coinvolto il figlio del sig. Vernarelli, sono argomenti, secondo me, da tenere assolutamente separati, e il secondo, non è il tema di questo post.

Grazie e saluti

2 commenti :

  1. Non ricordavo(o addirittura non avevo saputo, all'epoca, dell'iniziativa del presidente Vernarelli ) e quardandola con gli occhi di oggi (iniziativa riguardante il problema delle"strisce blu")penso che sia il caso ,da parte della Sta ,di riconsiderare il problema.Inoltre,ci sono dei cassonetti assolutamente sistemati come un pericolo pubblico, come all'incrocio di Via Monte Zebio con via Podgora.Maria Golini

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  2. Io vorrei anche ricordarle (oltre al fatto che il problema è generalizzato e non riguarda solo alcune vie)che la STA è, (o almeno così mi risulta), controllata da ATAC che, a sua volta, è controllata dal COMUNE DI ROMA. Fosse una azienda privata, potrei anche capire che faccia finta di non conoscere la legge, ma che addirittura una Istituzione permetta ad una sua controllata di fare quanto ha fatto (e continua a fare dimostrando così di non preoccuparsi minimamente dell'esempio che offre agli occhi dei suoi cittadini) ...questo è proprio il colmo.

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