martedì 31 agosto 2010

Home Automation, installiamo Arduino…

 

ArduinoDuemilanove[1]

Una volta in possesso della scheda Arduino 2009, che possiamo acquistare su internet o anche in alcuni negozi specializzati che vendono materiale elettronico, dobbiamo innanzi tutto fare un salto su questo sito e scaricare il software (che non viene fornito insieme alla scheda, così come il cavo di collegamento USB che, se già non lo avete, bisogna acquistare a parte). Attualmente l’ultima versione del software è la 0018.

Scaricato il file compresso, lo decomprimiamo in una cartella del nostro NetPc (es. C:\Arduino-0018) e siamo pronti a collegare la scheda alla porta USB del computer.

Il sistema operativo ci chiederà, per poter riconoscere questo nuovo hardware, di installare i suoi drivers che sono contenuti nella cartella c:\Arduino-0018\drivers.

All’atto del riconoscimento, verrà anche installata, automaticamente, una porta seriale “virtuale” che ci permetterà di accedere alla scheda con un qualsiasi programma di terminale rs 232.

A questo punto possiamo lanciare Il software arduino.exe che contiene tutti gli strumenti necessari alla sua programmazione e molti esempi di funzionamento, sicuramente utili per cominciare a capire il suo linguaggio di programmazione.

Dopo aver scelto, dal menu “Tools” alla voce “Board” il tipo di scheda che abbiamo: “Arduino 2009” e, sempre dal menu “Tools” alla voce “Serial Port” la porta seriale (virtuale) che il processo di installazione ha creato, siamo finalmente pronti a programmarla ed usarla.

Alla prossima…

Saluti

sabato 28 agosto 2010

Home Automation, proteggiamo le comunicazioni con Hamachi

 

logmein_logo[1]

Hamachi è un servizio gratuito che, una volta installato (sul server e sul/sui client), ci permette di creare una rete virtuale criptata, e protetta da password, su cui viaggeranno, in totale sicurezza, le comunicazioni tra il NetPc e il/i PC con cui vogliamo “governare” nostro sistema di Home Automation.

Hamachi è indispensabile per chi ha un contratto con Fastweb perché altrimenti tutti i servizi installati non sarebbero raggiungibili dall’esterno, ma io consiglio di usarlo anche a chi non ha questo problema perché, altrimenti, si dovrebbe assegnare, al server, un indirizzo IP pubblico e qualche smaliziato, male intenzionato, potrebbe tentare l’accesso. Una volta ottenuto, potrebbe così rendere inutilizzabile il nostro sistema. Con Hamachi (e una robusta password) il problema non si pone.

Una volta installato Hamachi (e messo in esecuzione automatica) sul nostro NetPc dobbiamo lanciarlo

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e cliccare sul pulsante image per attivarlo, poi:

1) Bisogna creare un "Nome Client" e poi cliccare su "Crea"

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Hamaci si collegherà ai suoi server, creerà un vostro account personale, assegnandogli un indirizzo IP del tipo 5.xxx.xxx.xxx. (se non lo fa, vuol dire che l’identificativo scelto già appartiene a qualcun altro, perciò bisognerà modificarlo e ripetere il passaggio).

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2) Dopo aver così creato l’account per il nostro NetPc, creiamo una rete Hamachi a cui solo noi, conoscendo indirizzo e password, possiamo accedere.

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Clicchiamo sul menu "Rete" e scegliamo "Crea una nuova rete"

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Assegniamo un nome alla rete inserendolo nella casella di testo "ID rete"

Assegnamo una password digitandola nella casella di testo "Password di rete"

Clicchiamo su "Crea" (anche qui, se non la crea, vuol dire che l’identificativo scelto già appartiene a qualcun altro, perciò bisognerà modificarlo e ripetere il passaggio

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Perfetto… abbiamo preparato il nostro NetPc ad interagire, in modo protetto, con il/i PC da cui vogliamo accedere al nostro sistema di Home Automation.

Anche sul/sui PC che fungono da client dobbiamo installarlo, perciò ripeteremo la procedura (1). (il passo 2 non serve, la nostra rete già la abbiamo creata e non ci serve altro).

Per ultimo, dal nostro PC client, andiamo nel menu “Rete” e scegliamo “Partecipa a rete esistente” . In “ID Rete:” mettiamo l’ ID che abbiamo scelto quando abbiamo creato la rete sul nostro NetPc, inseriamo la password e clicchiamo su “Partecipa”… e voilà, da questo momento il nostro client è abilitato a stabilire connessioni sicure con il/i nostri server dei servizi che andremo ad installare.

N.B. possiamo registrare sulla nostra rete fino a 16 client (altrimenti il servizio è a pagamento) ma, per i nostri scopi, tale limite non è certo un problema no ?

Alla prossima….

Saluti

giovedì 26 agosto 2010

Home Automation, il PC dedicato…

 

product-1142193[1]

Per comporre il nostro sistema di Home Automation, potremmo anche usare come server, (il PC da collegare ad Arduino) il computer che usiamo comunemente per lavorare, ma utilizzando un piccolo PC dedicato, possiamo sicuramente ottenere il massimo.

I NetPc (fissi o portatili che siano) con preinstallato Windows (XP o successivo) costano poco (al momento circa 200-250 €), consumano poco (20-25 Watt/ora), hanno almeno tre porte USB e tutto l’occorrente per essere connessi ad internet (presa di rete, wi-fi). Alcuni modelli incorporano anche l’equivalente di una chiavetta per connettersi ai vari provider’s Tre, Vodafone,Tim, Wind, prerogativa essenziale per l’installazione in una casa in montagna, o al mare, dove potrebbe non essere disponibile una connessione ADSL.

Di contro, hanno solitamente un processore con prestazioni decisamente scadenti rispetto ai normali PC, ma più avanti vedremo come sia possibile migliorarle per renderle ampiamente compatibili con i compiti che il nostro NetPC dovrà svolgere.

Una volta acquistato questo NetPc, è necessario innanzitutto configurarlo per far si che si accenda automaticamente in caso di mancanza di corrente, di modo che, al suo ritorno, si possa poi riavviare in automatico.

Per fare ciò basta entrare nel Bios del PC (di solito vi si accede premendo il tasto CANC o DEL all’accensione) e configurare su ON l’apposita voce (di solito nella sezione POWER, Restore on A.C. Power loss).

Fatto questo, installeremo un antivirus gratuito (Avast o altro)  e, a seconda del sistema operativo, andremo subito a visitare questo sito per XP, quest’altro per Vista, o quest’ultimo per Windows 7, dove troveremo tutte le informazioni necessarie a rendere il nostro NetPc molto più “performante”.

Questo passo è fondamentale perché l’installazione standard di Windows (XP o successivo) abilita in automatico tutta una serie di servizi, che a noi non servono, e che occupano il processore (e la memoria RAM) impegnandoli in un inutile (e gravoso) lavoro che sottrae preziose risorse da dedicare invece alle nostre applicazioni.

Altra cosa importante da fare, per aumentare ancor più le prestazioni, è disabilitare, da pannello di controllo, tutte le opzioni per il miglioramento della grafica, (temi, finestre trasparenti, sfondi, screen saver, ecc. ecc.).

Terminati questi passaggi avremo il PC pronto ad eseguire, rapidamente e con successo, tutta una serie di servizi che gli andremo ad installare.

Alla prossima….

Saluti

mercoledì 25 agosto 2010

Home Automation, prefazione…

 

arduino316[1]

In questa calda estate in cui, a differenza delle passate, non ho visto il mare neanche con il cannocchiale (avevo pochi soldini e così sono andato al “paesello” vicino Roma per risparmiare), ho avuto modo di stare al fresco e di passare intere giornate a “studiare”.

Chi segue il blog (e/o la mia pagina di Facebook) avrà notato la mia latitanza e sicuramente avrà pensato: “beato lui che se la spassa”.

E  invece no ! a parte poche, ma fruttuose, passeggiate nei boschi alla ricerca di porcini e galletti, ho passato la maggior parte del mio tempo, in una scrupolosa (e talvolta estenuante) ricerca di software (ovviamente gratuiti) che potessero interagire in vari modi con un PC e una scheda “Arduino”, al fine di organizzare un sistema di Home Automation a costi decisamente limitati.

Con questo primo post (a cui ne seguiranno altri),  inizio a condividere con voi le mie “scoperte”, a cui hanno fatto seguito tutta una serie di sperimentazioni e di collaudi, terminati, dopo un mesetto di lavoro, con mia grande soddisfazione.

Innanzi tutto, cominciamo col dire che le possibili applicazioni pratiche di quello che comunemente si definisce: “Home Automation”, sono pressoché infinite e il loro limite, una volta capito quali strumenti adottare, e come averne il pieno controllo, è solo nella nostra fantasia.

Circa un mese fa, ho fatto conoscenza con Arduino che non è un amico del paesello dove mi trovo ora, ma una piccola scheda, costruita in Italia, del costo di circa 30 € .

La cosa più interessante di questo dispositivo, oltre al prezzo, non è la sua funzionalità (ne esistono a bizzeffe di schede simili) quanto la “montagna” di documentazione, reperibile su internet, che permette, in breve tempo, di imparare a programmarlo.

Questa meravigliosa schedina, che si collega al PC tramite una porta USB, ha tutta una serie di ingressi a cui collegare i più disparati sensori analogici (temperatura, umidità, pressione, quantità di luce…. ecc. ecc.) e digitali (tutti i tipi di sensori che, a differenza degli analogici, hanno solo due possibili condizioni: acceso o spento).

Arduino legge i segnali inviati da detti sensori e, in base al programma che noi ci infiliamo dentro, si comporta di conseguenza attivando le sue varie uscite (anch’esse sia analogiche che digitali).

Arudino può anche funzionare “stand-alone” e cioè, una volta che noi prepariamo un determinato programma e lo memorizziamo al suo interno tramite la porta USB, mantiene in memoria i compiti da svolgere e possiamo anche staccarlo dal PC ed usarlo come apparecchio a se stante che eseguirà un preciso compito a lui assegnato.

Per usarlo al meglio, comunque, possiamo tenerlo collegato ad un PC. Usandolo in questo modo, amplieremo enormemente le sue potenzialità perchè potremo comandarlo tramite una rete locale, o tramite internet, assegnandogli una parte di compiti da eseguire senza il nostro intervento, e altri sotto lo stretto controllo di un’altro PC (ad esempio il nostro notebook) con cui colloquierà come se fosse “fisicamente” a lui collegato.

Nel prossimo post vedremo come preparare un piccolo PC (NetPC) dal costo (nuovo) di circa 200 € (che consuma circa 20 watt/ora) per usarlo come server dedicato al nostro sistema di Home Automation

Saluti
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giovedì 19 agosto 2010

Il “tubo” miracoloso…

 

 

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Dovete sapere che nel paesino vicino Roma, dove vado spesso, l’operatore telefonico “Tre” non da i suoi servizi.

Eppure, stranamente, ho trovato un unico punto, accanto ad una porta-finestra della casa, in cui arriva un debolissimo segnale che mi permette, con difficoltà, di connettermi ad internet con la mia chiavetta Momo design@.

Cercando cercando, ho trovato in questo sito la risoluzione al mio problema ed ora ho finalmente una connessione stabile e veloce.

Chi l’avrebbe mai detto che, senza spendere un euro per costose antenne esterne (peraltro difficilmente reperibili per il mio modello di chiavetta) avrei risolto il problema amplificando il segnale con un semplice vecchio barattolo di latta ???

L’unica differenza tra ciò che propone il sito in questione, e la mia realizzazione molto,molto più grezza e banale, è che io ho semplicemente creato, con un seghetto a ferro, un binario nel barattolo in cui far scorrere la mia chiavetta fino a trovare il punto preciso in cui il segnale è, con mia grande meraviglia, passato dal 13% (il massimo ottenuto finora in condizioni ottimali) al 36%.

Saluti

domenica 15 agosto 2010

Buon ferragosto a tutti

Il mio è proprio un BUON (slurp,slurp) ferragosto. Questi li ho trovati stamattina in una passeggiatina nel bosco.

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Buon proseguimento vacanze.

A presto, ciao

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